the European Union and EEA/EFTA countries (BCoDE)” iniziato nel 2009, l’Italia è stata scelta come Paese pilota per l’applicazione della metodologia sviluppata per il calcolo del burden delle principali malattie infettive. L’obiettivo di questo studio è quello di presentare i dati preliminari relativi all’impatto dell’influenza sulla popolazione italiana in termini di disability adjusted life years. METODI: Partendo dall’approccio utilizzato nello studio “Global Burden of Disease” dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, è stato calcolato il burden dell’influenza per l’arco temporale 2005-2007. Poiché il sistema informativo delle malattie infettive non prevede la notifica obbligatoria per l’influenza (ad eccezioni dei casi confermati in laboratorio) ed il sistema di sorveglianza sentinella InfluNet non fornisce dati disaggregati per genere e per le classi d’età considerate nello studio, sono stati utilizzati i dati di ospedalizzazione forniti dal Ministero della Salute aggiustati per un fattore di correzione per la sottosegnalazione. Nello sviluppo dell’outcome tree sono state considerate quattro principali complicanze (polmonite, otite media, sindrome da distress respiratorio acuto e sepsi) e le loro sequele, fornendo stime accurate delle probabilità di transizione, delle durate e dei disability weights. RISULTATI: Nel periodo di tempo in esame il burden dell’influenza in termini di DALYs per anno è stato pari a 24.241, mentre il tasso per 100.000, rapportato alla popolazione italiana, è risultato pari a 39,4. I dati stratificati per età evidenziano, per entrambi i generi, un burden maggiore per le fasce d’età estreme (0, 1-4 anni e 80-84, 85+ anni). La popolazione femminile risulta più colpita, soprattutto per le classi d’età maggiori di 60 anni. CONCLUSIONI: In considerazione dell’impatto dell’influenza sugli individui e sulla società la valutazione del carico di malattia risulta fondamentale in un’ottica di priority setting e prevenzione. Nell’analisi dei dati occorre, tuttavia, tener conto dei limiti derivanti dall’utilizzo dei dati di dimissioni ospedaliere, poiché il carico della malattia può risultare maggiore per quelle fasce d’età che più probabilmente ricorrono all’ospedalizzazione (i bambini e gli anziani), così come confermato dal calcolo dei DALYs per anno. La metodologia sviluppata, che prevede anche dei fattori di correzione per le sottosegnalazioni, consente comunque di ottenere delle stime accurate e risulta, quindi, applicabile anche a quei Paesi in cui i sistemi di sorveglianza non forniscono dati di notifica.

Longhi, S., De Waure, C., Ricciardi, W., Franco, E., Rizzo, C., Di Nardo, F., Gibbons, C., Mangen, M., Brooke, J., Cassini, A., Kramarz, P., Kretzschmar, M., Il burden dell’influenza in Italia: applicazione di una nuova metodologia per il calcolo dei Disability Adjusted Life Years, Abstract de <<XII Conferenza Nazionale di Sanità Pubblica.>>, (Roma, 12-15 October 2011 ), <<IGIENE E SANITÀ PUBBLICA>>, 2011; (Supplemento 3): 443-443 [http://hdl.handle.net/10807/7722]

Il burden dell’influenza in Italia: applicazione di una nuova metodologia per il calcolo dei Disability Adjusted Life Years

Longhi, Silvia;De Waure, Chiara;Ricciardi, Walter;Di Nardo, Francesco;
2011

Abstract

the European Union and EEA/EFTA countries (BCoDE)” iniziato nel 2009, l’Italia è stata scelta come Paese pilota per l’applicazione della metodologia sviluppata per il calcolo del burden delle principali malattie infettive. L’obiettivo di questo studio è quello di presentare i dati preliminari relativi all’impatto dell’influenza sulla popolazione italiana in termini di disability adjusted life years. METODI: Partendo dall’approccio utilizzato nello studio “Global Burden of Disease” dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, è stato calcolato il burden dell’influenza per l’arco temporale 2005-2007. Poiché il sistema informativo delle malattie infettive non prevede la notifica obbligatoria per l’influenza (ad eccezioni dei casi confermati in laboratorio) ed il sistema di sorveglianza sentinella InfluNet non fornisce dati disaggregati per genere e per le classi d’età considerate nello studio, sono stati utilizzati i dati di ospedalizzazione forniti dal Ministero della Salute aggiustati per un fattore di correzione per la sottosegnalazione. Nello sviluppo dell’outcome tree sono state considerate quattro principali complicanze (polmonite, otite media, sindrome da distress respiratorio acuto e sepsi) e le loro sequele, fornendo stime accurate delle probabilità di transizione, delle durate e dei disability weights. RISULTATI: Nel periodo di tempo in esame il burden dell’influenza in termini di DALYs per anno è stato pari a 24.241, mentre il tasso per 100.000, rapportato alla popolazione italiana, è risultato pari a 39,4. I dati stratificati per età evidenziano, per entrambi i generi, un burden maggiore per le fasce d’età estreme (0, 1-4 anni e 80-84, 85+ anni). La popolazione femminile risulta più colpita, soprattutto per le classi d’età maggiori di 60 anni. CONCLUSIONI: In considerazione dell’impatto dell’influenza sugli individui e sulla società la valutazione del carico di malattia risulta fondamentale in un’ottica di priority setting e prevenzione. Nell’analisi dei dati occorre, tuttavia, tener conto dei limiti derivanti dall’utilizzo dei dati di dimissioni ospedaliere, poiché il carico della malattia può risultare maggiore per quelle fasce d’età che più probabilmente ricorrono all’ospedalizzazione (i bambini e gli anziani), così come confermato dal calcolo dei DALYs per anno. La metodologia sviluppata, che prevede anche dei fattori di correzione per le sottosegnalazioni, consente comunque di ottenere delle stime accurate e risulta, quindi, applicabile anche a quei Paesi in cui i sistemi di sorveglianza non forniscono dati di notifica.
2011
Italiano
Longhi, S., De Waure, C., Ricciardi, W., Franco, E., Rizzo, C., Di Nardo, F., Gibbons, C., Mangen, M., Brooke, J., Cassini, A., Kramarz, P., Kretzschmar, M., Il burden dell’influenza in Italia: applicazione di una nuova metodologia per il calcolo dei Disability Adjusted Life Years, Abstract de <<XII Conferenza Nazionale di Sanità Pubblica.>>, (Roma, 12-15 October 2011 ), <<IGIENE E SANITÀ PUBBLICA>>, 2011; (Supplemento 3): 443-443 [http://hdl.handle.net/10807/7722]
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