La cultivar di olivo che finora ha mostrato la migliore adattabilità al sistema colturale superintensivo è l‟Arbequina; è quindi importante conoscere l‟adattabilità e il comportamento di questa cultivar nei diversi areali in cui viene introdotta. Oggetto del presente lavoro sono i primi risultati ottenuti nell‟ambito del Progetto PRIN “Processi biologici e fattori ambientali coinvoltinel controllo della crescita vegetativa, della fruttificazione e della qualità dell‟olio nell‟olivo (Olea europaea L.) in impianti superintensivi”, che coinvolge lo studio di oliveti superintensivi ubicati in Sicilia, a Marsala (TP), in Calabria a Gioia Tauro, in Puglia a Bari, in Abruzzo a Teramo e in Umbria a Perugia.L‟impianto di Marsala è stato costituito nel 2004, con piante disposte alle distanze di 1,5 x 3,5 m, (1905 piante/ha). L‟efficienza produttiva è risultata di circa 0,2 kg/cm2di area di sezione tronco; il momento ottimale della raccolta è caduto alla fine di ottobre.Nell‟impianto di Gioia Tauro, costituito nel 2005, le piante sono state disposte alle distanze di 4 x 1,5 m (1666 piante/ha). L‟efficienza produttiva è stata di 0,04 kg/cm2. Il periodo ottimale di raccolta è caduto tra la fine di ottobre e l‟inizio di novembre. Nell‟impianto di Bari, costituito nel 2006, le piante sono state disposte alle distanze di 4 x 1,5 m. L‟efficienza produttiva è risultata di 0,19 kg/cm2. L‟epoca ottimaledi raccolta è caduta nella prima decade di novembre.Gli impianti di Perugia e di Teramo sono stati costituiti nel 2006, disponendo le piante a 4 x 1,5 m (1666 piante/ha) a Perugia e a 4 x 2 m a Teramo (1250 piante/ha). L‟efficienza produttiva è risultatadi 0,24 kg/cm2e di 0,12 kg/cm2, rispettivamente a Perugia e a Teramo; l‟epoca ottimale di raccolta è risultata compresa tra fine ottobre e inizio novembre in entrambi gli areali.Gli oli ottenuti in ogni areale sono risultati extra vergini. Il contenuto in acido oleico è variato tra il 64% (Marsala) e il 77 % (Teramo), mentre quello in polifenoli è oscillato tra 230 ppm (Bari) e 524 ppm (Perugia). La resa in olio minore è stata rilevata a Gioa Tauro (15%), quella maggiore a Perugia (22%). Complessivamente, gli oli sono risultati armonici e con un fruttato medio
Camposeo, S., Vivaldi, G. A., Palasciano, M., Godini, A., Proietti, P., Farinelli, D., Tombesi, S., Tombesi, A., Nasini, L., Sansone, C., Campisi, G., Marra, F. P., Caruso, T., Mafrica, R., Agosteo, G. E., Di Vaio, C., EFFICIENZA PRODUTTIVA DELLE PIANTE, MATURAZIONE E QUALITÀ DELL'OLIO DELLA CULTIVAR ARBEQUINA IN CINQUE DIVERSI DISTRETTI OLIVICOLI ITALIANI, in Acta Italus Hortus Atti del II Convegno Nazionale dell'olivo e dell'olio, (Perugia, 21-23 September 2011), SOI, Firenze 2013: 17-20 [http://hdl.handle.net/10807/76878]
EFFICIENZA PRODUTTIVA DELLE PIANTE, MATURAZIONE E QUALITÀ DELL'OLIO DELLA CULTIVAR ARBEQUINA IN CINQUE DIVERSI DISTRETTI OLIVICOLI ITALIANI
Tombesi, Sergio;
2013
Abstract
La cultivar di olivo che finora ha mostrato la migliore adattabilità al sistema colturale superintensivo è l‟Arbequina; è quindi importante conoscere l‟adattabilità e il comportamento di questa cultivar nei diversi areali in cui viene introdotta. Oggetto del presente lavoro sono i primi risultati ottenuti nell‟ambito del Progetto PRIN “Processi biologici e fattori ambientali coinvoltinel controllo della crescita vegetativa, della fruttificazione e della qualità dell‟olio nell‟olivo (Olea europaea L.) in impianti superintensivi”, che coinvolge lo studio di oliveti superintensivi ubicati in Sicilia, a Marsala (TP), in Calabria a Gioia Tauro, in Puglia a Bari, in Abruzzo a Teramo e in Umbria a Perugia.L‟impianto di Marsala è stato costituito nel 2004, con piante disposte alle distanze di 1,5 x 3,5 m, (1905 piante/ha). L‟efficienza produttiva è risultata di circa 0,2 kg/cm2di area di sezione tronco; il momento ottimale della raccolta è caduto alla fine di ottobre.Nell‟impianto di Gioia Tauro, costituito nel 2005, le piante sono state disposte alle distanze di 4 x 1,5 m (1666 piante/ha). L‟efficienza produttiva è stata di 0,04 kg/cm2. Il periodo ottimale di raccolta è caduto tra la fine di ottobre e l‟inizio di novembre. Nell‟impianto di Bari, costituito nel 2006, le piante sono state disposte alle distanze di 4 x 1,5 m. L‟efficienza produttiva è risultata di 0,19 kg/cm2. L‟epoca ottimaledi raccolta è caduta nella prima decade di novembre.Gli impianti di Perugia e di Teramo sono stati costituiti nel 2006, disponendo le piante a 4 x 1,5 m (1666 piante/ha) a Perugia e a 4 x 2 m a Teramo (1250 piante/ha). L‟efficienza produttiva è risultatadi 0,24 kg/cm2e di 0,12 kg/cm2, rispettivamente a Perugia e a Teramo; l‟epoca ottimale di raccolta è risultata compresa tra fine ottobre e inizio novembre in entrambi gli areali.Gli oli ottenuti in ogni areale sono risultati extra vergini. Il contenuto in acido oleico è variato tra il 64% (Marsala) e il 77 % (Teramo), mentre quello in polifenoli è oscillato tra 230 ppm (Bari) e 524 ppm (Perugia). La resa in olio minore è stata rilevata a Gioa Tauro (15%), quella maggiore a Perugia (22%). Complessivamente, gli oli sono risultati armonici e con un fruttato medioI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.