Introduzione. La rielaborazione di un conflitto sociale richiede di essere affrontata non solo a livello individuale, cioè da chi è stato direttamente coinvolto sia in quanto vittima che in quanto responsabile, ma anche ad un livello collettivo, cioè un livello caratterizzato da processi di condivisione sociale dei significati e delle emozioni di ciò che è avvenuto (Zamperini, 2001). Obiettivi e metodi. Il presente contributo si propone l’obiettivo di indagare quale sia oggi la percezione che cittadini appartenenti a diverse generazioni hanno del periodo degli Anni di Piombo e della ferita lasciata da quegli anni. Sono state prese in considerazione tre diverse generazioni - chi ha vissuto gli Anni di Piombo da adulto, chi li ha vissuti da adolescente e chi non li ha vissuti - che hanno partecipato a focus group distinti per fasce d’età. I risultati dell’analisi dei focus group hanno guidato la costruzione del questionario self report, a cui hanno risposto 300 partecipanti, cento per ciascuna generazione considerata. Le aree indagate riguardano in particolare l’identificazione delle possibili ferite aperte, le strategie ritenute utili per superare tali ferite e le attribuzioni di responsabilità. Risultati. L’analisi dei focus group ha evidenziato come tematiche cruciali la presenza di sfiducia verso le istituzioni e la percezione di un’assenza di verità e di giustizia su cui poter ricostruire una condivisione di significati. Le analisi dei questionari sono ancora in corso. Conclusioni. Il contributo ha analizzato, in un’ottica di continuità/discontinuità generazionale, i diversi significati che i cittadini attribuiscono agli eventi degli Anni di Piombo a partire dalla mancanza di una chiara comprensione dei fatti e delle responsabilità delle violenze avvenute
Pelucchi, S., Brambilla, M., La ferita degli anni di piombo: percezioni generazionali a confronto., Abstract de <<Congresso di Psicologia Sociale e delle Organizzazioni>>, (PADOVA -- ITA, 2013-09-25 ), CopyLogos, Padova 2013: 53-54 [http://hdl.handle.net/10807/76857]
La ferita degli anni di piombo: percezioni generazionali a confronto.
Pelucchi, SaraPrimo
;Brambilla, MariaSecondo
2013
Abstract
Introduzione. La rielaborazione di un conflitto sociale richiede di essere affrontata non solo a livello individuale, cioè da chi è stato direttamente coinvolto sia in quanto vittima che in quanto responsabile, ma anche ad un livello collettivo, cioè un livello caratterizzato da processi di condivisione sociale dei significati e delle emozioni di ciò che è avvenuto (Zamperini, 2001). Obiettivi e metodi. Il presente contributo si propone l’obiettivo di indagare quale sia oggi la percezione che cittadini appartenenti a diverse generazioni hanno del periodo degli Anni di Piombo e della ferita lasciata da quegli anni. Sono state prese in considerazione tre diverse generazioni - chi ha vissuto gli Anni di Piombo da adulto, chi li ha vissuti da adolescente e chi non li ha vissuti - che hanno partecipato a focus group distinti per fasce d’età. I risultati dell’analisi dei focus group hanno guidato la costruzione del questionario self report, a cui hanno risposto 300 partecipanti, cento per ciascuna generazione considerata. Le aree indagate riguardano in particolare l’identificazione delle possibili ferite aperte, le strategie ritenute utili per superare tali ferite e le attribuzioni di responsabilità. Risultati. L’analisi dei focus group ha evidenziato come tematiche cruciali la presenza di sfiducia verso le istituzioni e la percezione di un’assenza di verità e di giustizia su cui poter ricostruire una condivisione di significati. Le analisi dei questionari sono ancora in corso. Conclusioni. Il contributo ha analizzato, in un’ottica di continuità/discontinuità generazionale, i diversi significati che i cittadini attribuiscono agli eventi degli Anni di Piombo a partire dalla mancanza di una chiara comprensione dei fatti e delle responsabilità delle violenze avvenuteI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.