Pochi sono gli studi sulla testimonianza come fonte di conoscenza in ambito medievale . Nell’epoca di mezzo non è stata tematizzata esplicitamente la testimonianza come modalità epistemica, ma tutti gli autori si avvalgono dell’argumentum ab auctoritate, nella maggior parte dei casi inteso e utilizzato sulla stesso piano dell’argomentazione razionale e di quello dell’evidenza derivante dall’esperienza. È l’organizzazione stessa dell'insegnamento medievale che evidenzia l’importanza della trasmissione del sapere attraverso il ricorso alla testimonianza. Mantenendo salda la prospettiva oliviana secondo cui tutte le conoscenze umane sono prodotte dall’astrazione del nostro intelletto, che perciò può attingere il fundamentum degli oggetti, da cui parte ogni esperienza conoscitiva, solo attraverso l’esperienza coscienziale, in cui unicamente la conoscenza che l’anima ha del suo proprio essere ed esistere è intuitiva per modum sensus experimentalis e in cui è stata ribadita l’indipendenza dell’anima umana dall’oggetto e la sua autosufficienza a produrre la conoscenza,si cerca di evidenziare come la testimonianza possa essere una forma di conoscenza autentica.
Muller, P. A. M., Per un'ermeneutica della testimonianza in Pietro Giovanni Olivi, <<SCINTILLA>>, 11; 2014 (2): 151-177 [http://hdl.handle.net/10807/75260]
Per un'ermeneutica della testimonianza in Pietro Giovanni Olivi
Muller, Paola Anna Maria
2014
Abstract
Pochi sono gli studi sulla testimonianza come fonte di conoscenza in ambito medievale . Nell’epoca di mezzo non è stata tematizzata esplicitamente la testimonianza come modalità epistemica, ma tutti gli autori si avvalgono dell’argumentum ab auctoritate, nella maggior parte dei casi inteso e utilizzato sulla stesso piano dell’argomentazione razionale e di quello dell’evidenza derivante dall’esperienza. È l’organizzazione stessa dell'insegnamento medievale che evidenzia l’importanza della trasmissione del sapere attraverso il ricorso alla testimonianza. Mantenendo salda la prospettiva oliviana secondo cui tutte le conoscenze umane sono prodotte dall’astrazione del nostro intelletto, che perciò può attingere il fundamentum degli oggetti, da cui parte ogni esperienza conoscitiva, solo attraverso l’esperienza coscienziale, in cui unicamente la conoscenza che l’anima ha del suo proprio essere ed esistere è intuitiva per modum sensus experimentalis e in cui è stata ribadita l’indipendenza dell’anima umana dall’oggetto e la sua autosufficienza a produrre la conoscenza,si cerca di evidenziare come la testimonianza possa essere una forma di conoscenza autentica.File | Dimensione | Formato | |
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