La Corte di cassazione valorizza, persino in modo eccessivo, le norme dello Statuto del contribuente, riconoscendo ad esse una sostanziale superiorità rispetto alle altre disposizioni tributarie. In particolare, il divieto di retroattività della legge stabilito dallo Statuto trova un solido aggancio costituzionale nel principio dell'affidamento nella legislazione esistente desumibile dal canone di ragionevolezza ex art. 3 Cost. Tuttavia, occorre rilevare che le norme statutarie sono norme ordinarie che possono essere derogate sia pur in maniera espressa. Tali norme non vincolano, quindi, il legislatore che può anche prevedere, entro certi limiti, norme tributarie retroattive.
Logozzo, M., IL VALORE DELLO STATUTO DEL CONTRIBUENTE: IRRETROATTIVITA' E LEGITTIMO AFFIDAMENTO, <<GT>>, 2004; (10): N/A-N/A [http://hdl.handle.net/10807/74348]
IL VALORE DELLO STATUTO DEL CONTRIBUENTE: IRRETROATTIVITA' E LEGITTIMO AFFIDAMENTO
Logozzo, Maurizio
2004
Abstract
La Corte di cassazione valorizza, persino in modo eccessivo, le norme dello Statuto del contribuente, riconoscendo ad esse una sostanziale superiorità rispetto alle altre disposizioni tributarie. In particolare, il divieto di retroattività della legge stabilito dallo Statuto trova un solido aggancio costituzionale nel principio dell'affidamento nella legislazione esistente desumibile dal canone di ragionevolezza ex art. 3 Cost. Tuttavia, occorre rilevare che le norme statutarie sono norme ordinarie che possono essere derogate sia pur in maniera espressa. Tali norme non vincolano, quindi, il legislatore che può anche prevedere, entro certi limiti, norme tributarie retroattive.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.