Il contributo riflette sui criteri che, anche sul piano giuridico, siano da ritenersi propri di una generazione "umana". In radice, si pone l'interrogativo se la procreazione sia da intendere come un mero atto tecnico, consistente nell'unione di gameti (o nella gestione di cellule), quale ne sia la provenienza, cui avrebbe diritto di accedere qualsiasi persona che intenda seguire la crescita di un fanciullo, oppure se sia da intendere come un atto relazionale di due soggetti generanti, che li coinvolga anche nella loro corporeità. Su questa base, vengono considerate le differenze tra procreazione e adozione, analizzando, fra l'altro, alcune pronunce recenti della Corte costituzionale.
Eusebi, L., «Se il desiderio del figlio diventa diritto …», <<LEMÀ SABACTÀNI?>>, 2015; VIII (15): 25-34 [http://hdl.handle.net/10807/74265]
«Se il desiderio del figlio diventa diritto …»
Eusebi, Luciano
2015
Abstract
Il contributo riflette sui criteri che, anche sul piano giuridico, siano da ritenersi propri di una generazione "umana". In radice, si pone l'interrogativo se la procreazione sia da intendere come un mero atto tecnico, consistente nell'unione di gameti (o nella gestione di cellule), quale ne sia la provenienza, cui avrebbe diritto di accedere qualsiasi persona che intenda seguire la crescita di un fanciullo, oppure se sia da intendere come un atto relazionale di due soggetti generanti, che li coinvolga anche nella loro corporeità. Su questa base, vengono considerate le differenze tra procreazione e adozione, analizzando, fra l'altro, alcune pronunce recenti della Corte costituzionale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.