Introduzione L’attività fisica, le diete, l’indice di massa corporea (BMI) e l’uso di integratori sono elementi comunemente utilizzati nella ricerca di prevenzione delle malattie, la promozione della salute e del benessere. Materiali e Metodi A 12,000 studenti universitari di diverse regioni d’Italia sono stati somministrati dei quesitonari che sono stati compilati in maniera autonoma e anonima. Sono stati analizzati i dati derivanti dalle domande riguardanti il BMI, l’aderenza ad un piano alimentare, la percezione soggettivo del proprio corpo, l’attività fisica, l’uso di integratori alimentari e l’assunzione di sostanze dopanti. Risultati 13,7% degli studenti era sottopeso, il 75,1% aveva un BMI nel range di normalità, il 9,8% era in sovrappeso, e il 1,4% era obeso. 39% degli studenti era a dieta/riteneva che avrebbe dovuto esserlo. 25,8% degli studenti ha dichiarato di essere sedentario, corrispondendo a 30,5% delle femmine e 16,2% dei maschi. Solo 31.0% degli studenti ha dichiarato di fare attività fisica 2-3 giorni alla settimana. 10,7% assumeva integratori nutrizionali. 0,9% fa uso di sostanze dopanti. La percentuale di studenti obesi/sovrappeso aumenta dal 8,8% nella classe di età 18-21 anni al 18,1% nella classe di età 25-30 anni (p<0,5). La prevalenza di sovrappeso/obesità era del 18,5% per i maschi e il 7,5% per le femmine. 19,4% delle femmine era sottopeso comparato a 2,3% dei maschi (p<0,5). Discussione Solo 75,1% degli studenti universitari ha un BMI nel range del normale. 11,2% della popolazione studiata era sovrappeso/obesa. I maschi presentano un rischio maggiore di essere in sovrappeso/obesi mentre le femmine sono più a rischio di essere sottopeso. Conclusione Sono necessarie strategie di promozione della salute mirate ad aumentare l’attività fisica negli studenti universitari italiani, sopratutto per le femmine. Quasi il 20% delle femmine risulta essere sottopeso.
Teleman, A. A., Lohmeyer, F., De Waure, C., Soffiani, V., Poscia, A., Di Pietro, M. L., Attività fisica e promozione della salute negli studenti universitari italiani, Abstract de <<48° Congresso Nazionale SItI "Alimentare la salute">>, (Milano, 14-17 October 2015 ), Società Italiana di Igiene e Medicina Preventiva, Milano 2015: 262-262 [http://hdl.handle.net/10807/71446]
Attività fisica e promozione della salute negli studenti universitari italiani
Teleman, Adele Anna;Lohmeyer, Franziska;De Waure, Chiara;Poscia, Andrea;Di Pietro, Maria Luisa
2015
Abstract
Introduzione L’attività fisica, le diete, l’indice di massa corporea (BMI) e l’uso di integratori sono elementi comunemente utilizzati nella ricerca di prevenzione delle malattie, la promozione della salute e del benessere. Materiali e Metodi A 12,000 studenti universitari di diverse regioni d’Italia sono stati somministrati dei quesitonari che sono stati compilati in maniera autonoma e anonima. Sono stati analizzati i dati derivanti dalle domande riguardanti il BMI, l’aderenza ad un piano alimentare, la percezione soggettivo del proprio corpo, l’attività fisica, l’uso di integratori alimentari e l’assunzione di sostanze dopanti. Risultati 13,7% degli studenti era sottopeso, il 75,1% aveva un BMI nel range di normalità, il 9,8% era in sovrappeso, e il 1,4% era obeso. 39% degli studenti era a dieta/riteneva che avrebbe dovuto esserlo. 25,8% degli studenti ha dichiarato di essere sedentario, corrispondendo a 30,5% delle femmine e 16,2% dei maschi. Solo 31.0% degli studenti ha dichiarato di fare attività fisica 2-3 giorni alla settimana. 10,7% assumeva integratori nutrizionali. 0,9% fa uso di sostanze dopanti. La percentuale di studenti obesi/sovrappeso aumenta dal 8,8% nella classe di età 18-21 anni al 18,1% nella classe di età 25-30 anni (p<0,5). La prevalenza di sovrappeso/obesità era del 18,5% per i maschi e il 7,5% per le femmine. 19,4% delle femmine era sottopeso comparato a 2,3% dei maschi (p<0,5). Discussione Solo 75,1% degli studenti universitari ha un BMI nel range del normale. 11,2% della popolazione studiata era sovrappeso/obesa. I maschi presentano un rischio maggiore di essere in sovrappeso/obesi mentre le femmine sono più a rischio di essere sottopeso. Conclusione Sono necessarie strategie di promozione della salute mirate ad aumentare l’attività fisica negli studenti universitari italiani, sopratutto per le femmine. Quasi il 20% delle femmine risulta essere sottopeso.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.