Discussione critica dell'interpretazione della poesia dialettale del Maggi come opera di rottura rispetto ai canoni dell'ordine civile e culturale della tradizione. L'innesto della sua vena comica e 'popolare' nel quadro globale della formazione ricevuta così come dell'intera opera prodotta conduce a rimarcare la centralità dell'intento edificante a cui egli rimase sempre subordinato, in vista di una 'institutio' civile e cristiana della comunità sociale di appartenenza.
Zardin, D., Carlo Maria Maggi e la tradizione culturale milanese tra Sei e Settecento, <<ANNALI DI STORIA MODERNA E CONTEMPORANEA>>, 1997; III (1): 9-50 [http://hdl.handle.net/10807/7075]
Carlo Maria Maggi e la tradizione culturale milanese tra Sei e Settecento
Zardin, Danilo
1997
Abstract
Discussione critica dell'interpretazione della poesia dialettale del Maggi come opera di rottura rispetto ai canoni dell'ordine civile e culturale della tradizione. L'innesto della sua vena comica e 'popolare' nel quadro globale della formazione ricevuta così come dell'intera opera prodotta conduce a rimarcare la centralità dell'intento edificante a cui egli rimase sempre subordinato, in vista di una 'institutio' civile e cristiana della comunità sociale di appartenenza.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.