In questo testo viene proposta una raccolta di contributi con lo scopo di fornire elementi utili a tracciare una mappa emotiva, affettiva e relazionale dei contesti di rottura dei legami familiari, di abuso, di violenza in cui i minori si possono trovare coinvolti e delle conseguenze psicologiche che ne derivano. Il giudice, l'avvocato, l'assistente sociale, il perito sono investiti dalla tensione e dalla violenza che frammentano il quadro delle relazioni familiari e che richiedono lo sviluppo di una competenza specifica nel ricostruire lo scenario entro il quale collocare gli interventi necessari. Difficile prendere parte a queste situazioni, per il ruolo che vi si gioca, restandone il meno possibile condizionati. Lavorare in tali situazioni genera stati mentali e di coscienza complessi e resi acuti per la sofferenza che vi è presente. Gli operatori si trovano a dover gestire emozioni forti e a volte esasperate per la conflittualità, che sembra non lasciare spazio alla comprensione degli effetti generati nei minori. Incalzati dalla complessità delle dinamiche, che impongono provvedimenti drastici e dolorosi, a volte si trascurano i vissuti dei minori coinvolti e della situazione nella quale si trovano quotidianamente a vivere. Accade così che alla prova dei fatti le alchimie relazionali progettate risultano, se non apertamente dannose, difficilmente applicabili
Tamanza, G., Incontrare i figli quando i genitori si separano. Il coinvolgimento dei figli nella valutazione psico-giuridica dell'idoneità genitoriale., in Uguzzoni, U., Siboni, F. (ed.), La prospettiva del minore nella C.T.U. Esperienze di un approccio integrato., Franco Angeli, Milano 2013: 91- 110 [http://hdl.handle.net/10807/69610]
Incontrare i figli quando i genitori si separano. Il coinvolgimento dei figli nella valutazione psico-giuridica dell'idoneità genitoriale.
Tamanza, Giancarlo
2013
Abstract
In questo testo viene proposta una raccolta di contributi con lo scopo di fornire elementi utili a tracciare una mappa emotiva, affettiva e relazionale dei contesti di rottura dei legami familiari, di abuso, di violenza in cui i minori si possono trovare coinvolti e delle conseguenze psicologiche che ne derivano. Il giudice, l'avvocato, l'assistente sociale, il perito sono investiti dalla tensione e dalla violenza che frammentano il quadro delle relazioni familiari e che richiedono lo sviluppo di una competenza specifica nel ricostruire lo scenario entro il quale collocare gli interventi necessari. Difficile prendere parte a queste situazioni, per il ruolo che vi si gioca, restandone il meno possibile condizionati. Lavorare in tali situazioni genera stati mentali e di coscienza complessi e resi acuti per la sofferenza che vi è presente. Gli operatori si trovano a dover gestire emozioni forti e a volte esasperate per la conflittualità, che sembra non lasciare spazio alla comprensione degli effetti generati nei minori. Incalzati dalla complessità delle dinamiche, che impongono provvedimenti drastici e dolorosi, a volte si trascurano i vissuti dei minori coinvolti e della situazione nella quale si trovano quotidianamente a vivere. Accade così che alla prova dei fatti le alchimie relazionali progettate risultano, se non apertamente dannose, difficilmente applicabiliI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.