La storia della televisione, e quella della tv italiana non fa eccezione, è spesso ricostruita attraverso il punto di vista delle istituzioni, dei programmi, degli spettatori. Si finisce così per lasciare in ombra, o per limitare a pochi accenni, l’interfaccia che lega tra loro tutte e tre queste dimensioni: il palinsesto, inteso sia come luogo del potere concreto di dirigenti e influenze politiche, sia come sequenza che sola dà senso ai programmi che contiene collocandoli in spazi e tempi precisi, sia ancora come materiale inevitabile a partire dal quale il pubblico costruisce la propria esperienza del flusso. Il saggio intende tracciare una breve “storia distributiva” della televisione italiana, concentrandosi in particolare su alcuni snodi e passaggi cruciali: la nascita del dispositivo palinsestuale e i modelli di riferimento precedenti; il controllo centrale del palinsesto nell’età bernabeiana; la “concorrenza interna” pre- e post-riforma Rai; lo sviluppo delle tecniche del palinsesto commerciale e la rilevazione dei dati d’ascolto; l’ultimo fuoco del generalismo negli anni Novanta; la persistente centralità del palinsesto nonostante (e grazie) alle sfide della convergenza. Se il tracciato principale dell’argomentazione seguirà il (lento) rinnovarsi delle pratiche, delle strategie e dei processi di costruzione dei palinsesti, una storia distributiva non potrà non tenere conto delle scelte produttive, dell’approvvigionamento dei contenuti sui mercati internazionali, delle forme dell’emissione, andando a delineare le operazioni e le svolte di un “sistema produttivo e distributivo” della televisione italiana, inevitabilmente connesso alle decisioni istituzionali come alle variazioni nelle abitudini del pubblico, ma capace di imporre proprie logiche, routine e persino ideologie. La storia della tv italiana viene così riletta nell’ottica “professionale” dei production studies, portando a riconsiderare l’apporto di alcune scelte solo apparentemente banali ma in realtà dense di significati e, soprattutto, di conseguenze anche nel discorso pubblico e nella percezione condivisa del mezzo.

Barra, L., Sequenze, palinsesti e altri equilibri. Per una storia distributiva della televisione italiana, in Garofalo, D., Roghi, V. (ed.), Televisione. Storia, immaginario, memoria, Rubbettino, Soveria Mannelli 2015: 79- 94 [http://hdl.handle.net/10807/69551]

Sequenze, palinsesti e altri equilibri. Per una storia distributiva della televisione italiana

Barra, Luca
2015

Abstract

La storia della televisione, e quella della tv italiana non fa eccezione, è spesso ricostruita attraverso il punto di vista delle istituzioni, dei programmi, degli spettatori. Si finisce così per lasciare in ombra, o per limitare a pochi accenni, l’interfaccia che lega tra loro tutte e tre queste dimensioni: il palinsesto, inteso sia come luogo del potere concreto di dirigenti e influenze politiche, sia come sequenza che sola dà senso ai programmi che contiene collocandoli in spazi e tempi precisi, sia ancora come materiale inevitabile a partire dal quale il pubblico costruisce la propria esperienza del flusso. Il saggio intende tracciare una breve “storia distributiva” della televisione italiana, concentrandosi in particolare su alcuni snodi e passaggi cruciali: la nascita del dispositivo palinsestuale e i modelli di riferimento precedenti; il controllo centrale del palinsesto nell’età bernabeiana; la “concorrenza interna” pre- e post-riforma Rai; lo sviluppo delle tecniche del palinsesto commerciale e la rilevazione dei dati d’ascolto; l’ultimo fuoco del generalismo negli anni Novanta; la persistente centralità del palinsesto nonostante (e grazie) alle sfide della convergenza. Se il tracciato principale dell’argomentazione seguirà il (lento) rinnovarsi delle pratiche, delle strategie e dei processi di costruzione dei palinsesti, una storia distributiva non potrà non tenere conto delle scelte produttive, dell’approvvigionamento dei contenuti sui mercati internazionali, delle forme dell’emissione, andando a delineare le operazioni e le svolte di un “sistema produttivo e distributivo” della televisione italiana, inevitabilmente connesso alle decisioni istituzionali come alle variazioni nelle abitudini del pubblico, ma capace di imporre proprie logiche, routine e persino ideologie. La storia della tv italiana viene così riletta nell’ottica “professionale” dei production studies, portando a riconsiderare l’apporto di alcune scelte solo apparentemente banali ma in realtà dense di significati e, soprattutto, di conseguenze anche nel discorso pubblico e nella percezione condivisa del mezzo.
2015
Italiano
Televisione. Storia, immaginario, memoria
9788849846058
Barra, L., Sequenze, palinsesti e altri equilibri. Per una storia distributiva della televisione italiana, in Garofalo, D., Roghi, V. (ed.), Televisione. Storia, immaginario, memoria, Rubbettino, Soveria Mannelli 2015: 79- 94 [http://hdl.handle.net/10807/69551]
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