Fin dagli inizi del XIII secolo diversi esponenti del collegio cardinalizio furono sensibili alle nuove forme di vita religiosa, come ha messo in luce Kurt-Victor Selge a proposito dei primi Valdesi. Si tratta di capire se coloro che sono solitamente indicati come ‘cardinali protettori’ non abbiano in realtà svolto un’azione di controllo delle nuove aggregazioni religiose per incarico papale. L’agiografia francescana, come pure quella domenicana, tramanda alcuni episodi dai quali si può evincere la presenza di Francesco o di Domenico e dei rispettivi frati entro le ‘familiae’ cardinalizie, in particolare nella domus del cardinale Ugo d’Ostia. Un esame di queste circostanze consente di stabilire una significativa differenza: mentre Domenico e i suoi frati chierici intrattennero proficui rapporti con i cardinali e la curia papale e i loro soggiorni romani furono solitamente premiati con il rilascio di numerosi privilegi, Francesco e i suoi frati (soprattutto i laici) manifestano un evidente disagio in queste circostanze. Dal quarto decennio del XIII secolo saranno soprattutto i frati presenti alla curia romana a orientare gli interventi papali nei confronti di entrambi gli Ordini.

Alberzoni, M. P., Dalla domus del cardinale d’Ostia alla curia di Gregorio IX, in Gregorio IX e gli Ordini mendicanti, (Assisi, 07-09 October 2010), Fondazione Centro italiano di studi sull'alto medioevo, Spoleto 2011:<<Atti dei Convegni della Società internazionale di Studi francescani e del Centro interuniversitario di Studi francescani>>, 73-121 [http://hdl.handle.net/10807/6949]

Dalla domus del cardinale d’Ostia alla curia di Gregorio IX

Alberzoni, Maria Pia
2011

Abstract

Fin dagli inizi del XIII secolo diversi esponenti del collegio cardinalizio furono sensibili alle nuove forme di vita religiosa, come ha messo in luce Kurt-Victor Selge a proposito dei primi Valdesi. Si tratta di capire se coloro che sono solitamente indicati come ‘cardinali protettori’ non abbiano in realtà svolto un’azione di controllo delle nuove aggregazioni religiose per incarico papale. L’agiografia francescana, come pure quella domenicana, tramanda alcuni episodi dai quali si può evincere la presenza di Francesco o di Domenico e dei rispettivi frati entro le ‘familiae’ cardinalizie, in particolare nella domus del cardinale Ugo d’Ostia. Un esame di queste circostanze consente di stabilire una significativa differenza: mentre Domenico e i suoi frati chierici intrattennero proficui rapporti con i cardinali e la curia papale e i loro soggiorni romani furono solitamente premiati con il rilascio di numerosi privilegi, Francesco e i suoi frati (soprattutto i laici) manifestano un evidente disagio in queste circostanze. Dal quarto decennio del XIII secolo saranno soprattutto i frati presenti alla curia romana a orientare gli interventi papali nei confronti di entrambi gli Ordini.
2011
Italiano
Gregorio IX e gli Ordini mendicanti
Gregorio IX e gli Ordini mendicanti. Atti del XXXVIII Convegno internazionale
Assisi
7-ott-2010
9-ott-2010
978-88-7988-348-1
Alberzoni, M. P., Dalla domus del cardinale d’Ostia alla curia di Gregorio IX, in Gregorio IX e gli Ordini mendicanti, (Assisi, 07-09 October 2010), Fondazione Centro italiano di studi sull'alto medioevo, Spoleto 2011:<<Atti dei Convegni della Società internazionale di Studi francescani e del Centro interuniversitario di Studi francescani>>, 73-121 [http://hdl.handle.net/10807/6949]
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