Le soluzioni concordate sono un tassello importante di qualsiasi riforma del sistema concorsuale, per la loro potenziale efficacia nell’incentivazione dei soggetti (soprattutto del debitore) ad affrontare tempestivamente la crisi, riducendone i costi e garantendo una migliore valorizzazione dell’attivo e rimborsi più elevati e/o più rapidi per i creditori. L’utilizzo proficuo di tali soluzioni richiede un loro inserimento armonico nel sistema: anzitutto, esse devono offrire un’incentivazione sufficiente a modificare i comportamenti dei soggetti coinvolti, favorendo un’apertura più tempestiva; è possibile che ciò comporti un prezzo da pagare, in termini di probabilità di utilizzo strumentale. In termini economici, le procedure concorsuali hanno obiettivi multipli (valorizzazione dell’attivo e rispetto dei contratti e dell’ordine di rimborso) tra cui esiste un trade-off. Il decreto “Competitività” ha dato il primo scossone a un sistema che aveva urgente necessità di interventi. Tuttavia, anche tenendo conto degli ulteriori provvedimenti approvati dal Consiglio dei Ministri, la riforma in corso porta il sistema – nella migliore delle ipotesi – a metà del guado: alcune misure sono insufficienti, altre potenzialmente controproducenti; soprattutto, è lecito nutrire dubbi sull’efficacia complessiva della riforma in termini di valorizzazione degli attivi poiché rimangono scarse l’attenzione per gli aspetti sistematici delle procedure e l’incentivazione a un’apertura tempestiva delle crisi.

Belcredi, M., Le soluzioni concordate alle crisi d?impresa: Profili economico-finanziari, in Crisi dell'impresa e riforme delle procedure concorsuali, (Courmayeur, 23-24 September 2005), Giuffrè Editore, Milano 2006: 101-133 [http://hdl.handle.net/10807/69129]

Le soluzioni concordate alle crisi d?impresa: Profili economico-finanziari

Belcredi, Massimo
2006

Abstract

Le soluzioni concordate sono un tassello importante di qualsiasi riforma del sistema concorsuale, per la loro potenziale efficacia nell’incentivazione dei soggetti (soprattutto del debitore) ad affrontare tempestivamente la crisi, riducendone i costi e garantendo una migliore valorizzazione dell’attivo e rimborsi più elevati e/o più rapidi per i creditori. L’utilizzo proficuo di tali soluzioni richiede un loro inserimento armonico nel sistema: anzitutto, esse devono offrire un’incentivazione sufficiente a modificare i comportamenti dei soggetti coinvolti, favorendo un’apertura più tempestiva; è possibile che ciò comporti un prezzo da pagare, in termini di probabilità di utilizzo strumentale. In termini economici, le procedure concorsuali hanno obiettivi multipli (valorizzazione dell’attivo e rispetto dei contratti e dell’ordine di rimborso) tra cui esiste un trade-off. Il decreto “Competitività” ha dato il primo scossone a un sistema che aveva urgente necessità di interventi. Tuttavia, anche tenendo conto degli ulteriori provvedimenti approvati dal Consiglio dei Ministri, la riforma in corso porta il sistema – nella migliore delle ipotesi – a metà del guado: alcune misure sono insufficienti, altre potenzialmente controproducenti; soprattutto, è lecito nutrire dubbi sull’efficacia complessiva della riforma in termini di valorizzazione degli attivi poiché rimangono scarse l’attenzione per gli aspetti sistematici delle procedure e l’incentivazione a un’apertura tempestiva delle crisi.
2006
Italiano
Crisi dell'impresa e riforme delle procedure concorsuali
Crisi dell¿impresa e riforma delle procedure concorsuali
Courmayeur
23-set-2005
24-set-2005
88-14-13139-2
Belcredi, M., Le soluzioni concordate alle crisi d?impresa: Profili economico-finanziari, in Crisi dell'impresa e riforme delle procedure concorsuali, (Courmayeur, 23-24 September 2005), Giuffrè Editore, Milano 2006: 101-133 [http://hdl.handle.net/10807/69129]
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