La memoria di Chiara d'Assisi conobbe diverse flessioni a seconda degli ambienti di ricezione; presso il Protomonastero di Assisi si conservò a lungo una memoria alternativa a quella diffusa dalla agiografia papale, come risulta visibile anche dalla 'pala di s. Chiara'. All'inizio del XV secolo le Clarisse che si orientarono verso i frati dell'Osservanza cercarono di recuperare le loro origini e, soprattutto, la forma di vita di Chiara, approvata solo per il monastero di S. Damiano. La lotta delle religiose, generalmente dotate di una buona cultura, assunse talora toni violenti, come testimoniano le "Ricordanze" del monastero di S. Lucia di Foligno (1536), che furono scritte proprio per lasciare alle suore future il ricordo degli ostacoli che dovettero essere superati per ottenere di poter seguire la forma di vita di Chiara e non la regola di Urbano IV (1263) per i monasteri dell'Ordine di s. Chiara. Segno visibile di questo recupero della memoria di Chiara fu una 'nuova' iconografia della santa, questa volta con un libro nelle mani, nel quale le monache potevano anche riconoscere la sua regola.

Alberzoni, M. P., La memoria delle origini nei monasteri di Clarisse, in Le origini e la loro immagine: momenti di storia del Francescanesimo nelle Marche. Atti del Convegno di studi (Fabriano, 24 ottobre 2009), <<PICENUM SERAPHICUM>>, 2010; nuova serie 28 (Ottobre): 99-126 [http://hdl.handle.net/10807/6861]

La memoria delle origini nei monasteri di Clarisse, in Le origini e la loro immagine: momenti di storia del Francescanesimo nelle Marche. Atti del Convegno di studi (Fabriano, 24 ottobre 2009)

Alberzoni, Maria Pia
2011

Abstract

La memoria di Chiara d'Assisi conobbe diverse flessioni a seconda degli ambienti di ricezione; presso il Protomonastero di Assisi si conservò a lungo una memoria alternativa a quella diffusa dalla agiografia papale, come risulta visibile anche dalla 'pala di s. Chiara'. All'inizio del XV secolo le Clarisse che si orientarono verso i frati dell'Osservanza cercarono di recuperare le loro origini e, soprattutto, la forma di vita di Chiara, approvata solo per il monastero di S. Damiano. La lotta delle religiose, generalmente dotate di una buona cultura, assunse talora toni violenti, come testimoniano le "Ricordanze" del monastero di S. Lucia di Foligno (1536), che furono scritte proprio per lasciare alle suore future il ricordo degli ostacoli che dovettero essere superati per ottenere di poter seguire la forma di vita di Chiara e non la regola di Urbano IV (1263) per i monasteri dell'Ordine di s. Chiara. Segno visibile di questo recupero della memoria di Chiara fu una 'nuova' iconografia della santa, questa volta con un libro nelle mani, nel quale le monache potevano anche riconoscere la sua regola.
2011
Italiano
Alberzoni, M. P., La memoria delle origini nei monasteri di Clarisse, in Le origini e la loro immagine: momenti di storia del Francescanesimo nelle Marche. Atti del Convegno di studi (Fabriano, 24 ottobre 2009), <<PICENUM SERAPHICUM>>, 2010; nuova serie 28 (Ottobre): 99-126 [http://hdl.handle.net/10807/6861]
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10807/6861
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact