La questione dei minimi salariali dal punto di vista normativo deve tenere conto del principio costituzionale di sufficienza della retribuzione, finora interpretato alla luce delle indicazioni dei contratti collettivi nazionali di categoria; ma la attuale crisi economica induce a ripensare le regole sui rapporti tra l'imposizione di un minimo retributivo e la esigenza di assicurare, eventualmente anche tramite interventi della fonte legale, un equilibrio accettabile tra livelli salariali e occupazionali, volto a garantire le condizioni di contesto per lo sviluppo di occupazione regolare.
Occhino, A., Retribuzione e occupazione, <<MASSIMARIO DI GIURISPRUDENZA DEL LAVORO>>, 2014; 2014, Supplemento "Colloqui giuridici sul lavoro", n. 1/2014 (Dicembre): 59-60 [http://hdl.handle.net/10807/65441]
Retribuzione e occupazione
Occhino, Antonella
2014
Abstract
La questione dei minimi salariali dal punto di vista normativo deve tenere conto del principio costituzionale di sufficienza della retribuzione, finora interpretato alla luce delle indicazioni dei contratti collettivi nazionali di categoria; ma la attuale crisi economica induce a ripensare le regole sui rapporti tra l'imposizione di un minimo retributivo e la esigenza di assicurare, eventualmente anche tramite interventi della fonte legale, un equilibrio accettabile tra livelli salariali e occupazionali, volto a garantire le condizioni di contesto per lo sviluppo di occupazione regolare.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.