INTRODUZIONE: L’aumento della longevità è un grande traguardo, ma rappresenta anche una sfida formidabile di sanità pubblica che coinvolge non solo i sistemi sanitari, ma anche gli operatori, gli anziani stessi e le loro famiglie. Obiettivo del lavoro è presentare le più recenti evidenze di letteratura sulla quale si dovrebbero basare le strategie di politica sanitaria, come l’“European Year for Active Ageing and Solidarity between Generations”, a sostegno dell’invecchiamento attivo. MATERIALI E METODI: Nel periodo tra febbraio ed agosto 2013 è stata condotta, indipendentemente da due ricercatori, una revisione sistematica della letteratura (articoli primari e revisioni in lingua inglese) utilizzando le parole chiave: (healthy or active or positive or successful or productive or optimal) AND (aging or ageing). Per essere inclusi nella revisione i lavori dovevano essere pubblicati in riviste peer-reviewed journals o da agenzie/società internazionali, essere scritte in inglese, italiano o spagnolo e riguardare soggetti con più di 65 anni, Nessuna restrizione per data di pubblicazione è stata inserita. RISULTATI: La revisione ha evidenziato come l’active ageing sia oggetto di una crescente attenzione da parte della letteratura, con più di 50.000 pubblicazioni, di cui oltre 16.000 solo negli ultimi 5 anni. Visto il numero di lavori primari la revisione è stata limitata prevalentemente alle revisioni (2187). Attraverso la lettura del titolo ed abstract sono stati escluse 2058 reviews. Alla fine del processo di revisione, gli autori hanno selezionato 124 reference di cui 82 revisioni, 22 articoli primari, 22 documenti da agenzie internazionali e 6 libri. L’elevata incidenza di comorbidità in soggetti con malattie cronico-degenerative pone gli operatori sanitari di fronte a pazienti complessi con vari gradi di deficit funzionale, deterioramento cognitivo, problemi nutritivi e sindromi geriatriche (delirio, incontinenza, cadute), oltre che con scarsi rapporti sociali e problemi finanziari. La revisione è stata strutturata per capitoli riguardanti: fumo, alcol, obesità, attività fisica, denutrizione e fragilità, cadute, demenza, vaccinazioni, screening e policy. CONCLUSIONI: Sebbene agli inizi del 2000 ci fosse la tendenza a considerare antieconomiche le strategie di promozione dell’healty ageing, oggi molti studi evidenziano come agire sui fattori di rischio modificabili, specie quelli ad alto impatto sulla qualità della vita (fumo, attività fisica, nutrizione, obesità, alcol) sia cost-effective. Questa “transizione epidemiologica” richiede interventi di promozione di stili di vita salutari, accompagnati ad una particolare attenzione degli aspetti sociali e culturali, che devono essere iniziati quanto più precocemente possibile, anche se per invecchiare in salute è dimostrato il detto “it’s never too late”.
Collamati, V., Collamati, A., Moscato, U., Magnavita, N., Landi, F., Onder, G., La Milia, D. I., Giannetti, G., Ricciardi, W., Poscia, A., HEALTHY AGEING: UNA REVISIONE SISTEMATICA SULLE EVIDENZE AL SERVIZIO DELLE POLICY PER LA LONGEVITÀ., in ATTI del 47° Congresso Nazionale SItI, (Riccione, 01-04 October 2014), s.n., s.l. 2014: 244-245 [http://hdl.handle.net/10807/64832]
HEALTHY AGEING: UNA REVISIONE SISTEMATICA SULLE EVIDENZE AL SERVIZIO DELLE POLICY PER LA LONGEVITÀ.
Collamati, Agnese;Moscato, Umberto;Magnavita, Nicola;Landi, Francesco;Onder, Graziano;La Milia, Daniele Ignazio;Giannetti, Giovanna;Ricciardi, Walter;Poscia, Andrea
2014
Abstract
INTRODUZIONE: L’aumento della longevità è un grande traguardo, ma rappresenta anche una sfida formidabile di sanità pubblica che coinvolge non solo i sistemi sanitari, ma anche gli operatori, gli anziani stessi e le loro famiglie. Obiettivo del lavoro è presentare le più recenti evidenze di letteratura sulla quale si dovrebbero basare le strategie di politica sanitaria, come l’“European Year for Active Ageing and Solidarity between Generations”, a sostegno dell’invecchiamento attivo. MATERIALI E METODI: Nel periodo tra febbraio ed agosto 2013 è stata condotta, indipendentemente da due ricercatori, una revisione sistematica della letteratura (articoli primari e revisioni in lingua inglese) utilizzando le parole chiave: (healthy or active or positive or successful or productive or optimal) AND (aging or ageing). Per essere inclusi nella revisione i lavori dovevano essere pubblicati in riviste peer-reviewed journals o da agenzie/società internazionali, essere scritte in inglese, italiano o spagnolo e riguardare soggetti con più di 65 anni, Nessuna restrizione per data di pubblicazione è stata inserita. RISULTATI: La revisione ha evidenziato come l’active ageing sia oggetto di una crescente attenzione da parte della letteratura, con più di 50.000 pubblicazioni, di cui oltre 16.000 solo negli ultimi 5 anni. Visto il numero di lavori primari la revisione è stata limitata prevalentemente alle revisioni (2187). Attraverso la lettura del titolo ed abstract sono stati escluse 2058 reviews. Alla fine del processo di revisione, gli autori hanno selezionato 124 reference di cui 82 revisioni, 22 articoli primari, 22 documenti da agenzie internazionali e 6 libri. L’elevata incidenza di comorbidità in soggetti con malattie cronico-degenerative pone gli operatori sanitari di fronte a pazienti complessi con vari gradi di deficit funzionale, deterioramento cognitivo, problemi nutritivi e sindromi geriatriche (delirio, incontinenza, cadute), oltre che con scarsi rapporti sociali e problemi finanziari. La revisione è stata strutturata per capitoli riguardanti: fumo, alcol, obesità, attività fisica, denutrizione e fragilità, cadute, demenza, vaccinazioni, screening e policy. CONCLUSIONI: Sebbene agli inizi del 2000 ci fosse la tendenza a considerare antieconomiche le strategie di promozione dell’healty ageing, oggi molti studi evidenziano come agire sui fattori di rischio modificabili, specie quelli ad alto impatto sulla qualità della vita (fumo, attività fisica, nutrizione, obesità, alcol) sia cost-effective. Questa “transizione epidemiologica” richiede interventi di promozione di stili di vita salutari, accompagnati ad una particolare attenzione degli aspetti sociali e culturali, che devono essere iniziati quanto più precocemente possibile, anche se per invecchiare in salute è dimostrato il detto “it’s never too late”.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.