Il presente contributo mira a presentare un progetto di lavoro in rete avviato e sostenuto dal 2011 al 2013 con il contributo dell’Ordine degli Psicologi della Lombardia (OPL), al fine di creare occasioni di confronto/approfondimento sulla figura dello psicologo dello sport e promuovere network multiprofessionali. A fronte di diverse iniziative e proposte formative sul tema, negli ultimi anni emerge l’esigenza di mettere in dialogo i diversi approcci di intervento, e ancor prima di mettere in dialogo i professionisti che si occupano di Psicologia dello sport. In tale ambito di intervento della Psicologia (forse maggiormente che in altri) è opportuno lavorare per costituire reti professionali che permettano ai singoli professionisti quel lavoro di continuo aggiornamento e confronto, tanto preziosi per la pratica professionale quotidiana, così come di collegamento con le altre professioni operanti nello sport. A tal fine, nel 2011 un gruppo di psicologi iscritti all’OPL si è costituito come gruppo di lavoro, in primo luogo per delineare una sorta di “carta d’identità” dello psicologo dello sport, a partire dalla storia di tale figura, l’iter formativo, l’oggetto di studio e intervento, gli obiettivi, gli strumenti, i contesti tipici di intervento. Quest’azione presupponeva una “mappatura” dell’offerta formativa di settore sul territorio Lombardo (ed in particolare a Milano), in dialogo diretto con le voci e gli enti pubblici e privati più autorevoli e radicati sul territorio: sono stati coinvolti interlocutori istituzionali (CONI, Federazioni, società sportive, Università) e tutte le figure professionali che lavorano a contatto con lo psicologo dello sport (allenatori, atleti, preparatori, medici, dirigenti, etc.). In un secondo tempo sono stati organizzati eventi divulgativi ad hoc che hanno visto per la prima volta insieme i più importanti esponenti della Psicologia dello sport Lombarda. La seconda annualità ha offerto la possibilità ai colleghi Lombardi di acquisire nuove competenze e strumenti sul campo, tramite l’organizzazione di tre work-shop specifici. Azione avviate in parallelo è stata la diffusione di una corretta informazione sul profilo dello psicologo dello sport tramite il forum del portale OPL e in sinergia con il servizio di tutoring di OPL. Il terzo anno di lavoro ha visto la messa a punto di un questionario sull’identità professionale dello psicologo dello sport e la realizzazione di una giornata congressuale al CONI di Milano il cui scopo era, oltre che di scambio scientifico, quella di offrire ai colleghi iscritti (tramite relazioni o poster) la possibilità di esporre il proprio lavoro e prendere contatto non solo con altri colleghi psicologi, ma anche con altre professionalità coinvolte nell’ambito dello sport. Al termine di questi 3 anni di Progetto alcuni risultati sono stati raggiunti; come la costituzione di un gruppo di lavoro stabile di colleghi che operano sul territorio.
D'Angelo, C., Nascimbene, F., Buonriposi, L., La psicologia dello sport in Lombardia: un progetto in collaborazione con l’ordine regionale degli psicologi (OPL), Abstract de <<XX Congresso nazionale AIPS ("Associazione Italiana di Psicologia dello Sport") - Tradizione e innovazione: sfide per la psicologia dello sport e dell'esercizio>>, (Rovereto, 23-25 May 2014 ), N/A, Rovereto 2014: 33-33 [http://hdl.handle.net/10807/64794]
La psicologia dello sport in Lombardia: un progetto in collaborazione con l’ordine regionale degli psicologi (OPL)
D'Angelo, Chiara;Nascimbene, Flavio;
2014
Abstract
Il presente contributo mira a presentare un progetto di lavoro in rete avviato e sostenuto dal 2011 al 2013 con il contributo dell’Ordine degli Psicologi della Lombardia (OPL), al fine di creare occasioni di confronto/approfondimento sulla figura dello psicologo dello sport e promuovere network multiprofessionali. A fronte di diverse iniziative e proposte formative sul tema, negli ultimi anni emerge l’esigenza di mettere in dialogo i diversi approcci di intervento, e ancor prima di mettere in dialogo i professionisti che si occupano di Psicologia dello sport. In tale ambito di intervento della Psicologia (forse maggiormente che in altri) è opportuno lavorare per costituire reti professionali che permettano ai singoli professionisti quel lavoro di continuo aggiornamento e confronto, tanto preziosi per la pratica professionale quotidiana, così come di collegamento con le altre professioni operanti nello sport. A tal fine, nel 2011 un gruppo di psicologi iscritti all’OPL si è costituito come gruppo di lavoro, in primo luogo per delineare una sorta di “carta d’identità” dello psicologo dello sport, a partire dalla storia di tale figura, l’iter formativo, l’oggetto di studio e intervento, gli obiettivi, gli strumenti, i contesti tipici di intervento. Quest’azione presupponeva una “mappatura” dell’offerta formativa di settore sul territorio Lombardo (ed in particolare a Milano), in dialogo diretto con le voci e gli enti pubblici e privati più autorevoli e radicati sul territorio: sono stati coinvolti interlocutori istituzionali (CONI, Federazioni, società sportive, Università) e tutte le figure professionali che lavorano a contatto con lo psicologo dello sport (allenatori, atleti, preparatori, medici, dirigenti, etc.). In un secondo tempo sono stati organizzati eventi divulgativi ad hoc che hanno visto per la prima volta insieme i più importanti esponenti della Psicologia dello sport Lombarda. La seconda annualità ha offerto la possibilità ai colleghi Lombardi di acquisire nuove competenze e strumenti sul campo, tramite l’organizzazione di tre work-shop specifici. Azione avviate in parallelo è stata la diffusione di una corretta informazione sul profilo dello psicologo dello sport tramite il forum del portale OPL e in sinergia con il servizio di tutoring di OPL. Il terzo anno di lavoro ha visto la messa a punto di un questionario sull’identità professionale dello psicologo dello sport e la realizzazione di una giornata congressuale al CONI di Milano il cui scopo era, oltre che di scambio scientifico, quella di offrire ai colleghi iscritti (tramite relazioni o poster) la possibilità di esporre il proprio lavoro e prendere contatto non solo con altri colleghi psicologi, ma anche con altre professionalità coinvolte nell’ambito dello sport. Al termine di questi 3 anni di Progetto alcuni risultati sono stati raggiunti; come la costituzione di un gruppo di lavoro stabile di colleghi che operano sul territorio.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.