Il recente interesse per le neuroscienze affettive ha permesso di individuare, attraverso studi di neuroimmagine funzionale, il ruolo della corteccia prefrontale (PFC) nei processi di elaborazione e regolazione emotiva. Nonostante le numerose evidenze a supporto dei dati di imaging, rimane ancora da chiarire il rapporto che sussiste tra manifestazioni emodinamiche, elettrofisiologiche ed autonomiche periferiche legate al processamento emotivo, secondo un’ottica integrata. In questo contesto è stato sviluppato un paradigma fNIRS (functional Near-Infrared Spectroscopy) evento-relato, in coregistrazione EEG e rilevazione autonomica (arousal-correlati), che prevedeva la presentazione di immagini emotive (IAPS) selezionate in base ai punteggi di valenza e arousal. A conclusione del compito era richiesta la valutazione degli stimoli e la compilazione della scala BIS/BAS (indici psicometrici) per la misura di componenti personologiche. I dati emodinamici sono stati acquisiti mediante un sistema di rilevazione “in continua” (CW: continuous-wave), con un montaggio prefrontale a 6 canali. Dai risultati è emerso che la presentazione d’immagini emotive si associa a una maggiore attivazione della PFC rispetto alle immagini neutre, e che il profilo di risposta emodinamica varia in base alla valenza dello stimolo. In particolare, durante la presentazione di immagini negative, si osserva una maggiore attivazione della PFC, con un aumento nel livello di O2Hb e un decremento nel livello di HHb. Un pattern opposto emerge, invece, per le immagini a valenza positiva. Queste evidenze sono state interpretate in relazione ai dati neurofisiologici, autonomici e psicometrici. I risultati hanno confermato la presenza di un coinvolgimento prefrontale durante la presentazione di immagini emotive e suggeriscono il vantaggio di un approccio metodologico integrato per lo studio di fenomeni complessi come quelli legati al processamento emotivo.
Vanutelli, M. E., Grippa, E., Molteni, E., Balconi, M., La PFC nell’elaborazione di stimoli emotivi: misure emodinamiche (fNIRS), elettrofisiologiche e autonomiche a confronto, Relazione, in Atti del «XX Congresso Nazionale della Sezione di Psicologia Sperimentale AIP», (Pavia, 15-17 September 2014), Associazione Italiana di Psicologia - Sezione di Psicologia Sperimentale, Pavia 2014: 32-33 [http://hdl.handle.net/10807/64635]
La PFC nell’elaborazione di stimoli emotivi: misure emodinamiche (fNIRS), elettrofisiologiche e autonomiche a confronto
Vanutelli, Maria Elide;Balconi, Michela
2014
Abstract
Il recente interesse per le neuroscienze affettive ha permesso di individuare, attraverso studi di neuroimmagine funzionale, il ruolo della corteccia prefrontale (PFC) nei processi di elaborazione e regolazione emotiva. Nonostante le numerose evidenze a supporto dei dati di imaging, rimane ancora da chiarire il rapporto che sussiste tra manifestazioni emodinamiche, elettrofisiologiche ed autonomiche periferiche legate al processamento emotivo, secondo un’ottica integrata. In questo contesto è stato sviluppato un paradigma fNIRS (functional Near-Infrared Spectroscopy) evento-relato, in coregistrazione EEG e rilevazione autonomica (arousal-correlati), che prevedeva la presentazione di immagini emotive (IAPS) selezionate in base ai punteggi di valenza e arousal. A conclusione del compito era richiesta la valutazione degli stimoli e la compilazione della scala BIS/BAS (indici psicometrici) per la misura di componenti personologiche. I dati emodinamici sono stati acquisiti mediante un sistema di rilevazione “in continua” (CW: continuous-wave), con un montaggio prefrontale a 6 canali. Dai risultati è emerso che la presentazione d’immagini emotive si associa a una maggiore attivazione della PFC rispetto alle immagini neutre, e che il profilo di risposta emodinamica varia in base alla valenza dello stimolo. In particolare, durante la presentazione di immagini negative, si osserva una maggiore attivazione della PFC, con un aumento nel livello di O2Hb e un decremento nel livello di HHb. Un pattern opposto emerge, invece, per le immagini a valenza positiva. Queste evidenze sono state interpretate in relazione ai dati neurofisiologici, autonomici e psicometrici. I risultati hanno confermato la presenza di un coinvolgimento prefrontale durante la presentazione di immagini emotive e suggeriscono il vantaggio di un approccio metodologico integrato per lo studio di fenomeni complessi come quelli legati al processamento emotivo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.