Introduzione. Molti studi clinici mettono in luce una forte correlazione tra Disturbo Borderline di Personalità e forme di trascuratezza e abuso riconducibili all’infanzia del paziente. In particolare, l’abuso verbale è considerato sia un importante fattore predittivo, sia una presenza costante nel corso della vita di pazienti affetti da tale Disturbo. Metodo. Sono state esaminate le storie cliniche di due pazienti con Disturbo Borderline di Personalità, ipotizzando di trovare un riscontro empirico rispetto alla presenza di questo tipo di abuso sia durante l’infanzia che l’età adulta. E’ stato condotto un approfondito assessment utilizzando BPD-Scale, SWAP-200, SCID-I, SCID-II, BPRS e VGF. E’ stato inoltre somministrato un questionario per valutare l’abuso verbale: esso si basa sulle dodici categorie che un’attenta rassegna della pur scarsa letteratura al riguardo suggerisce; prende inoltre in considerazione l’intensità sonora e il tono di voce dei genitori. Risultati. In entrambi i casi presi in esame, lo stile comunicativo di uno dei genitori (il padre) si caratterizza per la presenza delle seguenti categorie di abuso verbale: colpevolizzazione, umiliazione, denigrazione, perfezionismo e previsioni negative. Differenze tra i due genitori sono osservate anche rispetto all’intensità sonora e alla tonalità della voce. Al contrario, non sembrano rilevabili significative differenze tra infanzia ed età adulta nella percezione di tale tipo di abuso. Conclusioni. Il presente studio clinico conferma che la presenza di forme di abuso verbale costituisce un importante fattore di sofferenza in pazienti con Disturbo Borderline di Personalità. E’ confermato anche il differente atteggiamento dei due caregiver che spesso la letteratura di riferimento segnala: in questo caso (e di solito più frequentemente) un padre più critico e distanziante e una madre più coinvolta e simbiotica. Ulteriori studi di conferma sono comunque auspicabili.
Oasi, O., Abuso verbale e Disturbo Borderline di Personalità. Aspetti teorici e osservazioni cliniche, Abstract de <<XVI Congresso Nazionale AIP - Sez. clinica e dinamica>>, (Pisa, 19-21 September 2014 ), Pisa University Press, Pisa 2014: 143-144 [http://hdl.handle.net/10807/64277]
Abuso verbale e Disturbo Borderline di Personalità. Aspetti teorici e osservazioni cliniche
Oasi, Osmano
2014
Abstract
Introduzione. Molti studi clinici mettono in luce una forte correlazione tra Disturbo Borderline di Personalità e forme di trascuratezza e abuso riconducibili all’infanzia del paziente. In particolare, l’abuso verbale è considerato sia un importante fattore predittivo, sia una presenza costante nel corso della vita di pazienti affetti da tale Disturbo. Metodo. Sono state esaminate le storie cliniche di due pazienti con Disturbo Borderline di Personalità, ipotizzando di trovare un riscontro empirico rispetto alla presenza di questo tipo di abuso sia durante l’infanzia che l’età adulta. E’ stato condotto un approfondito assessment utilizzando BPD-Scale, SWAP-200, SCID-I, SCID-II, BPRS e VGF. E’ stato inoltre somministrato un questionario per valutare l’abuso verbale: esso si basa sulle dodici categorie che un’attenta rassegna della pur scarsa letteratura al riguardo suggerisce; prende inoltre in considerazione l’intensità sonora e il tono di voce dei genitori. Risultati. In entrambi i casi presi in esame, lo stile comunicativo di uno dei genitori (il padre) si caratterizza per la presenza delle seguenti categorie di abuso verbale: colpevolizzazione, umiliazione, denigrazione, perfezionismo e previsioni negative. Differenze tra i due genitori sono osservate anche rispetto all’intensità sonora e alla tonalità della voce. Al contrario, non sembrano rilevabili significative differenze tra infanzia ed età adulta nella percezione di tale tipo di abuso. Conclusioni. Il presente studio clinico conferma che la presenza di forme di abuso verbale costituisce un importante fattore di sofferenza in pazienti con Disturbo Borderline di Personalità. E’ confermato anche il differente atteggiamento dei due caregiver che spesso la letteratura di riferimento segnala: in questo caso (e di solito più frequentemente) un padre più critico e distanziante e una madre più coinvolta e simbiotica. Ulteriori studi di conferma sono comunque auspicabili.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.