Il cancro alla mammella costituisce la neoplasia femminile più diffusa e rappresenta la prima causa di morte per tumore. La sua incidenza, nonché i risvolti simbolici che essa implica rendono tale patologia un oggetto di studio privilegiato sia per le scienze mediche che per quelle psicologiche. Nello specifico, la ricerca medica ha ampiamente dimostrato l’importanza delle strategie di diagnosi precoce nel contrastare il tumore al seno, che - individuato in fasi iniziali - consente una sopravvivenza a cinque anni nel 97% dei casi. Per questa ragione il Servizio Sanitario Nazionale finanzia un programma di prevenzione che propone a tutte le donne residenti in Italia, di età compresa tra i 48 e i 69 anni, una mammografia ogni due anni. La ricerca psicologica, da parte sua, si è focalizzata quasi esclusivamente sulla malattia (e sul suo legame con la morte) dedicando scarsa attenzione al tema della prevenzione. Alla luce di tali considerazioni, il presente studio si propone un duplice obiettivo: l’identificazione di profili/tipologie di soggetti che accettano l’invito a partecipare allo screening mammografico e l’individuazione di predittori di ansia pre-screening.
Grassi, M., Zuliani, C., Saita, E., Molgora, S., Matricardi, L., Screening mammografico: profili psicologici e predittori dell’ansia pre-mammografia, Abstract de <<V Congresso Nazionale ANISC>>, (Catania, 03-04 October 2014 ), N/A, Catania 2014: 1-108 [http://hdl.handle.net/10807/64017]
Screening mammografico: profili psicologici e predittori dell’ansia pre-mammografia
Zuliani, Chiara;Saita, Emanuela;Molgora, Sara;
2014
Abstract
Il cancro alla mammella costituisce la neoplasia femminile più diffusa e rappresenta la prima causa di morte per tumore. La sua incidenza, nonché i risvolti simbolici che essa implica rendono tale patologia un oggetto di studio privilegiato sia per le scienze mediche che per quelle psicologiche. Nello specifico, la ricerca medica ha ampiamente dimostrato l’importanza delle strategie di diagnosi precoce nel contrastare il tumore al seno, che - individuato in fasi iniziali - consente una sopravvivenza a cinque anni nel 97% dei casi. Per questa ragione il Servizio Sanitario Nazionale finanzia un programma di prevenzione che propone a tutte le donne residenti in Italia, di età compresa tra i 48 e i 69 anni, una mammografia ogni due anni. La ricerca psicologica, da parte sua, si è focalizzata quasi esclusivamente sulla malattia (e sul suo legame con la morte) dedicando scarsa attenzione al tema della prevenzione. Alla luce di tali considerazioni, il presente studio si propone un duplice obiettivo: l’identificazione di profili/tipologie di soggetti che accettano l’invito a partecipare allo screening mammografico e l’individuazione di predittori di ansia pre-screening.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.