INTRODUZIONE: L’infezione da Papilloma Virus Umano (HPV) è estremamente frequente nella popolazione: si stima, infatti, che almeno il 75% delle donne sessualmente attive si infetti nel corso della propria vita con un virus HPV di qualunque tipo, e che oltre il 50% con uno ad alto rischio oncogeno; tra questi, i sierotipi 16 e 18 sono responsabili di oltre il 70% dei casi di tumore della cervice uterina, seconda neoplasia più frequente nell’Unione Europea nelle donne tra i 15 e i 44 anni. Ogni anno nel mondo si verificano circa 500.000 nuovi casi di carcinoma della cervice uterina e 250.000 decessi e in Italia circa 3500 nuovi casi e 1000 decessi. Il vaccino anti-HPV, in associazione allo screening, rappresenta uno strumento importante per il controllo della patologia. Obiettivi di questo lavoro sono stati: analizzare politiche di offerta e tassi di copertura vaccinale, confrontando l’Italia con gli altri Paesi europei, nonché indagare le possibili criticità legate alla diffusione del vaccino. MATERIALI E METODI: È stata condotta una revisione della letteratura scientifica durante il periodo Luglio 2013- Maggio 2014, per valutare le politiche di offerta del vaccino anti-HPV e i tassi di copertura nei Paesi europei e nelle Regioni italiane. Sono stati consultati i principali database elettronici, i siti istituzionali e la letteratura grigia disponibile. In particolare, per i dati europei si è fatto riferimento ai report dell’European Centre for Disease Prevention and Control (ECDC) e per quelli italiani ai report periodici curati dal Reparto di Epidemiologia di Malattie Infettive del Centro Nazionale di Epidemiologia Sorveglianza e Promozione della Salute (CNEPS) dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS). RISULTATI: Nell’Unione Europea (UE), secondo i dati pubblicati dall’ECDC a settembre 2012, 19 Paesi su 29 hanno attuato programmi di vaccinazione anti-HPV di routine e 10 di questi hanno introdotto anche programmi di catch-up per cercare di raggiungere il più alto livello di copertura vaccinale. Nei diversi Paesi europei si riscontra eterogeneità riguardo alle strategie di implementazione della vaccinazione, all’età della vaccinazione (dai 9 ai 18 anni) e all’età dei programmi di catch-up (12-40 anni). I Paesi con i più alti tassi di copertura vaccinale sono Portogallo (84%), Regno Unito (80%) e Danimarca (79%), mentre la copertura più bassa si riscontra in Lussemburgo (17%). In Italia la vaccinazione anti-HPV viene offerta gratuitamente e attivamente alle dodicenni in tutte le Regioni italiane da fine 2007. Il diritto alla gratuità alla vaccinazione HPV viene mantenuto nel tempo nella maggior parte delle Regioni. Diverse Regioni, inoltre, hanno esteso l’offerta attiva e gratuita della vaccinazione ad altre fasce di età oltre alle dodicenni e la maggior parte ha previsto un pagamento agevolato per le fasce d’età che non sono oggetto di chiamata attiva. I dati più recenti disponibili, aggiornati al 31 dicembre 2013, evidenziano un ampio range di copertura vaccinale tra le Regioni per tutte le coorti. Il tasso di copertura per 3 dosi di vaccinazione per la coorte del 1997 (prima cui è stato offerto il vaccino), oscilla tra 26% della Provincia Autonoma di Bolzano e l’86,4% della Sardegna, con una media nazionale pari a 69,5%. CONCLUSIONI: Dai dati disponibili appare evidente come, nonostante gli sforzi compiuti dai singoli Stati Membri, i tassi di copertura siano inferiori alle attese in molti paesi dell'UE. Ciò è vero anche in Italia, in cui i livelli di copertura per la vaccinazione anti-HPV sono ancora lontani dal raggiungimento di una quota ≥ 95% che era stata fissata dall’Intesa del 20/12/2007 come obiettivo da raggiungere in 5 anni. Alla luce della difficoltà di raggiungere questo obiettivo, il Piano Nazionale della Prevenzione Vaccinale 2012-2014 ha fissato nuovi obiettivi, stabilendo che la copertura vaccinale per 3 dosi di HPV dovrebbe essere ≥70% a partire dalla coorte del 2001, ≥ 80% a partire dalla coorte del 2002, ≥ 95% a partire dalla coorte del 2003. Tuttavia, ad oggi, ancora in molte Regioni si è lontani anche dalla quota del 70%. Un altro aspetto critico nel nostro Paese, inoltre, è rappresentato dalla eterogeneità di offerta nelle diverse Regioni. Questa notevole variabilità regionale contrasta con la necessità di garantire in modo uniforme a tutta la popolazione italiana, un uguale diritto di accesso agli interventi di prevenzione vaccinale che rientrano nei Livelli Essenziali di Assistenza. In virtù di quanto discusso appare evidente la necessità di fornire un nuovo impulso alla campagna vaccinale, mediante maggiore sensibilizzazione e coinvolgimento della popolazione (sanitaria e non), con interventi mirati e attraverso l’utilizzo di strumenti adatti, importando anche best practices rappresentate nel panorama internazionale.
Ferriero, A. M., Specchia, M. L., Cadeddu, C., Lovato, E., Ricciardi, W., Vaccinazione anti-HPV in Italia e in Europa: stato dell’arte e criticità, Abstract de <<47° Congresso Nazionale della Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (SItI)>>, (Riccione, 01-04 October 2014 ), s.n., s.l. 2014: 739-740 [http://hdl.handle.net/10807/64012]
Vaccinazione anti-HPV in Italia e in Europa: stato dell’arte e criticità
Ferriero, Anna Maria;Specchia, Maria Lucia;Cadeddu, Chiara;Ricciardi, Walter
2014
Abstract
INTRODUZIONE: L’infezione da Papilloma Virus Umano (HPV) è estremamente frequente nella popolazione: si stima, infatti, che almeno il 75% delle donne sessualmente attive si infetti nel corso della propria vita con un virus HPV di qualunque tipo, e che oltre il 50% con uno ad alto rischio oncogeno; tra questi, i sierotipi 16 e 18 sono responsabili di oltre il 70% dei casi di tumore della cervice uterina, seconda neoplasia più frequente nell’Unione Europea nelle donne tra i 15 e i 44 anni. Ogni anno nel mondo si verificano circa 500.000 nuovi casi di carcinoma della cervice uterina e 250.000 decessi e in Italia circa 3500 nuovi casi e 1000 decessi. Il vaccino anti-HPV, in associazione allo screening, rappresenta uno strumento importante per il controllo della patologia. Obiettivi di questo lavoro sono stati: analizzare politiche di offerta e tassi di copertura vaccinale, confrontando l’Italia con gli altri Paesi europei, nonché indagare le possibili criticità legate alla diffusione del vaccino. MATERIALI E METODI: È stata condotta una revisione della letteratura scientifica durante il periodo Luglio 2013- Maggio 2014, per valutare le politiche di offerta del vaccino anti-HPV e i tassi di copertura nei Paesi europei e nelle Regioni italiane. Sono stati consultati i principali database elettronici, i siti istituzionali e la letteratura grigia disponibile. In particolare, per i dati europei si è fatto riferimento ai report dell’European Centre for Disease Prevention and Control (ECDC) e per quelli italiani ai report periodici curati dal Reparto di Epidemiologia di Malattie Infettive del Centro Nazionale di Epidemiologia Sorveglianza e Promozione della Salute (CNEPS) dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS). RISULTATI: Nell’Unione Europea (UE), secondo i dati pubblicati dall’ECDC a settembre 2012, 19 Paesi su 29 hanno attuato programmi di vaccinazione anti-HPV di routine e 10 di questi hanno introdotto anche programmi di catch-up per cercare di raggiungere il più alto livello di copertura vaccinale. Nei diversi Paesi europei si riscontra eterogeneità riguardo alle strategie di implementazione della vaccinazione, all’età della vaccinazione (dai 9 ai 18 anni) e all’età dei programmi di catch-up (12-40 anni). I Paesi con i più alti tassi di copertura vaccinale sono Portogallo (84%), Regno Unito (80%) e Danimarca (79%), mentre la copertura più bassa si riscontra in Lussemburgo (17%). In Italia la vaccinazione anti-HPV viene offerta gratuitamente e attivamente alle dodicenni in tutte le Regioni italiane da fine 2007. Il diritto alla gratuità alla vaccinazione HPV viene mantenuto nel tempo nella maggior parte delle Regioni. Diverse Regioni, inoltre, hanno esteso l’offerta attiva e gratuita della vaccinazione ad altre fasce di età oltre alle dodicenni e la maggior parte ha previsto un pagamento agevolato per le fasce d’età che non sono oggetto di chiamata attiva. I dati più recenti disponibili, aggiornati al 31 dicembre 2013, evidenziano un ampio range di copertura vaccinale tra le Regioni per tutte le coorti. Il tasso di copertura per 3 dosi di vaccinazione per la coorte del 1997 (prima cui è stato offerto il vaccino), oscilla tra 26% della Provincia Autonoma di Bolzano e l’86,4% della Sardegna, con una media nazionale pari a 69,5%. CONCLUSIONI: Dai dati disponibili appare evidente come, nonostante gli sforzi compiuti dai singoli Stati Membri, i tassi di copertura siano inferiori alle attese in molti paesi dell'UE. Ciò è vero anche in Italia, in cui i livelli di copertura per la vaccinazione anti-HPV sono ancora lontani dal raggiungimento di una quota ≥ 95% che era stata fissata dall’Intesa del 20/12/2007 come obiettivo da raggiungere in 5 anni. Alla luce della difficoltà di raggiungere questo obiettivo, il Piano Nazionale della Prevenzione Vaccinale 2012-2014 ha fissato nuovi obiettivi, stabilendo che la copertura vaccinale per 3 dosi di HPV dovrebbe essere ≥70% a partire dalla coorte del 2001, ≥ 80% a partire dalla coorte del 2002, ≥ 95% a partire dalla coorte del 2003. Tuttavia, ad oggi, ancora in molte Regioni si è lontani anche dalla quota del 70%. Un altro aspetto critico nel nostro Paese, inoltre, è rappresentato dalla eterogeneità di offerta nelle diverse Regioni. Questa notevole variabilità regionale contrasta con la necessità di garantire in modo uniforme a tutta la popolazione italiana, un uguale diritto di accesso agli interventi di prevenzione vaccinale che rientrano nei Livelli Essenziali di Assistenza. In virtù di quanto discusso appare evidente la necessità di fornire un nuovo impulso alla campagna vaccinale, mediante maggiore sensibilizzazione e coinvolgimento della popolazione (sanitaria e non), con interventi mirati e attraverso l’utilizzo di strumenti adatti, importando anche best practices rappresentate nel panorama internazionale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.