INTRODUZIONE: L’obesità infantile rappresenta uno dei maggiori problemi di Sanità Pubblica. Essa è un fattore di rischio indipendente per l’obesità dell’adulto e porta a numerose complicanze non solo fisiche, ma anche psicologiche e sociali, con un impatto significativo anche dal punto di vista economico. Obiettivo di questo lavoro è stato quello di verificare la presenza, a livello internazionale, di programmi coordinati su larga scala, tali da combinare tra loro le diverse esperienze ed attività esistenti e volti al potenziamento delle conoscenze e all’empowerment, basati su approcci innovativi e finalizzati al raggiungimento del comune obiettivo di prevenzione dell’obesità infantile. MATERIALI E METODI: Nel marzo 2013 è stata condotta una ricerca di letteratura all’interno del database scientifico PubMed, utilizzando le seguenti parole chiave: "prevention and control", "childhood obesity", “coordinated programme”. Successivamente è stato effettuato uno “snowballing” a partire dalle reference individuate all’interno del full text preso in considerazione per la ricerca focalizzata sui programmi di prevenzione dell’obesità esistenti a livello internazionale, allo scopo di identificarne gli elementi caratterizzanti. Ciò con l’obiettivo specifico di trovare programmi che mirassero non solo all’educazione, ma anche ad avere un impatto in termini di veri e propri cambiamenti ambientali nonché di coinvolgimento degli stakeholder nella realizzazione pratica delle azioni di prevenzione. RISULTATI: Dalla ricerca effettuata sono emersi come rispondenti nel modo più completo all’obiettivo dello studio i programmi EPODE (Ensemble Prévenons l’Obésité De Enfants) attivato in Francia, “Healthy Weight Communities” sviluppato in Scozia e JOGG, diffuso nei Paesi Bassi. EPODE è nato in Francia nel 2004 con l’obiettivo di ridurre l’obesità infantile attraverso un processo sociale in cui l’ambiente locale, i setting infantili e le norme familiari siano diretti e incoraggiati a facilitare l’adozione di stili di vita salutari nell’infanzia. Il programma prevede una partnership pubblico-privato, che contribuisce alla sostenibilità dello stesso grazie al coinvolgimento del settore privato nel finanziamento dei progetti/iniziative previsti ai fini del raggiungimento degli obiettivi prefissati. EPODE si caratterizza per l’ideazione e la messa in atto di un approccio su larga scala, coordinato e capacity-building, destinato alle comunità, costituito allo scopo di implementare strategie sostenibili ed efficaci per prevenire l’obesità infantile. Da un punto di vista quantitativo, nel programma EPODE gli indicatori di outcome riferiti ai risultati ottenuti sui bambini hanno già mostrato un 95% nel tasso di risposta alle attività dei programmi, con una riduzione dell’1,8% nella prevalenza di obesità in bambini di età 5-12 anni (p<0,0001). Il programma “Healthy Weight Communities (HWC)” è nato all’interno del piano di azione del Governo scozzese “Healthy Eating, Active Living”, e ha preso avvio nel 2009, con la selezione di 8 comunità del Paese. L’obiettivo del programma è stato quello di dimostrare che il coinvolgimento delle comunità in una serie di azioni sinergiche volte a promuovere l’alimentazione sana, l’attività fisica e il mantenimento del peso forma può avere un impatto maggiore in termini di outcome di salute rispetto ai singoli interventi. In altre parole, il programma ha voluto promuovere approcci innovativi basati sulla combinazione e sul coordinamento di una serie di attività esistenti per il raggiungimento di un obiettivo comune. Infine, il programma olandese JOGG ricalca in maniera pressoché identica gli obiettivi di EPODE, rappresentati da 4 pilastri: impegno politico, risorse, servizi di supporto, evidenze. CONCLUSIONI: Per fronteggiare l’obesità infantile sono auspicabili azioni di prevenzione che possano risultare realmente efficaci. Queste ultime, per essere tali, dovrebbero essere caratterizzate: da un approccio integrato di interventi sociali, comportamentali e ambientali; dalla partecipazione attiva dei vari stakeholder; da un reale cambiamento nell’ambiente fisico e sociale, elemento di novità rispetto ai classici programmi di prevenzione e vero motore del cambiamento negli atteggiamenti e negli stili di vita. L’approccio community-based dei programmi descritti, che riassume in sé questi elementi chiave caratterizzanti, ha già permesso di raggiungere cambiamenti positivi nei comportamenti a rischio. L’adozione di tali modelli e/o di modelli assimilabili è pertanto auspicabile come soluzione per modificare il crescente trend dell’obesità. Ciò attraverso la costruzione di veri e propri sistemi - all’interno dei quali un ruolo centrale potrebbe essere svolto dai Dipartimenti di Prevenzione - che siano in grado di impattare significativamente sui determinanti di salute specifici.

Cadeddu, C., Specchia, M. L., Ricciardi, G., Damiani, G., L’integrazione degli interventi sulle modifiche comportamentali, sociali ed ambientali nei programmi di prevenzione attiva: il caso dell'obesità infantile, Abstract de <<47° Congresso Nazionale SItI>>, (Riccione, 01-04 October 2014 ), s.n., s.l. 2014: 124-125 [http://hdl.handle.net/10807/63418]

L’integrazione degli interventi sulle modifiche comportamentali, sociali ed ambientali nei programmi di prevenzione attiva: il caso dell'obesità infantile

Cadeddu, Chiara;Specchia, Maria Lucia;Ricciardi, Gualtiero;Damiani, Gianfranco
2014

Abstract

INTRODUZIONE: L’obesità infantile rappresenta uno dei maggiori problemi di Sanità Pubblica. Essa è un fattore di rischio indipendente per l’obesità dell’adulto e porta a numerose complicanze non solo fisiche, ma anche psicologiche e sociali, con un impatto significativo anche dal punto di vista economico. Obiettivo di questo lavoro è stato quello di verificare la presenza, a livello internazionale, di programmi coordinati su larga scala, tali da combinare tra loro le diverse esperienze ed attività esistenti e volti al potenziamento delle conoscenze e all’empowerment, basati su approcci innovativi e finalizzati al raggiungimento del comune obiettivo di prevenzione dell’obesità infantile. MATERIALI E METODI: Nel marzo 2013 è stata condotta una ricerca di letteratura all’interno del database scientifico PubMed, utilizzando le seguenti parole chiave: "prevention and control", "childhood obesity", “coordinated programme”. Successivamente è stato effettuato uno “snowballing” a partire dalle reference individuate all’interno del full text preso in considerazione per la ricerca focalizzata sui programmi di prevenzione dell’obesità esistenti a livello internazionale, allo scopo di identificarne gli elementi caratterizzanti. Ciò con l’obiettivo specifico di trovare programmi che mirassero non solo all’educazione, ma anche ad avere un impatto in termini di veri e propri cambiamenti ambientali nonché di coinvolgimento degli stakeholder nella realizzazione pratica delle azioni di prevenzione. RISULTATI: Dalla ricerca effettuata sono emersi come rispondenti nel modo più completo all’obiettivo dello studio i programmi EPODE (Ensemble Prévenons l’Obésité De Enfants) attivato in Francia, “Healthy Weight Communities” sviluppato in Scozia e JOGG, diffuso nei Paesi Bassi. EPODE è nato in Francia nel 2004 con l’obiettivo di ridurre l’obesità infantile attraverso un processo sociale in cui l’ambiente locale, i setting infantili e le norme familiari siano diretti e incoraggiati a facilitare l’adozione di stili di vita salutari nell’infanzia. Il programma prevede una partnership pubblico-privato, che contribuisce alla sostenibilità dello stesso grazie al coinvolgimento del settore privato nel finanziamento dei progetti/iniziative previsti ai fini del raggiungimento degli obiettivi prefissati. EPODE si caratterizza per l’ideazione e la messa in atto di un approccio su larga scala, coordinato e capacity-building, destinato alle comunità, costituito allo scopo di implementare strategie sostenibili ed efficaci per prevenire l’obesità infantile. Da un punto di vista quantitativo, nel programma EPODE gli indicatori di outcome riferiti ai risultati ottenuti sui bambini hanno già mostrato un 95% nel tasso di risposta alle attività dei programmi, con una riduzione dell’1,8% nella prevalenza di obesità in bambini di età 5-12 anni (p<0,0001). Il programma “Healthy Weight Communities (HWC)” è nato all’interno del piano di azione del Governo scozzese “Healthy Eating, Active Living”, e ha preso avvio nel 2009, con la selezione di 8 comunità del Paese. L’obiettivo del programma è stato quello di dimostrare che il coinvolgimento delle comunità in una serie di azioni sinergiche volte a promuovere l’alimentazione sana, l’attività fisica e il mantenimento del peso forma può avere un impatto maggiore in termini di outcome di salute rispetto ai singoli interventi. In altre parole, il programma ha voluto promuovere approcci innovativi basati sulla combinazione e sul coordinamento di una serie di attività esistenti per il raggiungimento di un obiettivo comune. Infine, il programma olandese JOGG ricalca in maniera pressoché identica gli obiettivi di EPODE, rappresentati da 4 pilastri: impegno politico, risorse, servizi di supporto, evidenze. CONCLUSIONI: Per fronteggiare l’obesità infantile sono auspicabili azioni di prevenzione che possano risultare realmente efficaci. Queste ultime, per essere tali, dovrebbero essere caratterizzate: da un approccio integrato di interventi sociali, comportamentali e ambientali; dalla partecipazione attiva dei vari stakeholder; da un reale cambiamento nell’ambiente fisico e sociale, elemento di novità rispetto ai classici programmi di prevenzione e vero motore del cambiamento negli atteggiamenti e negli stili di vita. L’approccio community-based dei programmi descritti, che riassume in sé questi elementi chiave caratterizzanti, ha già permesso di raggiungere cambiamenti positivi nei comportamenti a rischio. L’adozione di tali modelli e/o di modelli assimilabili è pertanto auspicabile come soluzione per modificare il crescente trend dell’obesità. Ciò attraverso la costruzione di veri e propri sistemi - all’interno dei quali un ruolo centrale potrebbe essere svolto dai Dipartimenti di Prevenzione - che siano in grado di impattare significativamente sui determinanti di salute specifici.
2014
Italiano
ATTI del 47° Congresso Nazionale SItI - Comunicazioni brevi
47° Congresso Nazionale SItI
Riccione
1-ott-2014
4-ott-2014
N/A
Cadeddu, C., Specchia, M. L., Ricciardi, G., Damiani, G., L’integrazione degli interventi sulle modifiche comportamentali, sociali ed ambientali nei programmi di prevenzione attiva: il caso dell'obesità infantile, Abstract de <<47° Congresso Nazionale SItI>>, (Riccione, 01-04 October 2014 ), s.n., s.l. 2014: 124-125 [http://hdl.handle.net/10807/63418]
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