INTRODUZIONE: Legionella è un batterio ubiquitario negli ambienti acquosi. In Europa, circa il 90% delle infezioni causate da questo batterio sono dovute a L. pneumophila con sierogruppo di tipo 1. Il metodo standard utilizzato per la sorveglianza ambientale è la tecnica colturale, sebbene il metodo basato sulla PCR Real-time PCR rappresenti un’attraente alternativa. L’obiettivo di questo studio è l’identificazione del valore soglia, calcolato con la PCR Real-time, che rifletta la maggior concordanza con i valori della tecnica convenzionale microbiologica. MATERIALI E METODI: Dal 2011 al 2013, 77 campioni di acqua sono stati raccolti in bottiglie sterili, contenenti sodio tiosolfato allo 0.01% per neutralizzare i residui di Cloro, e trasportati a temperatura controllata ai laboratori per le successive analisi. Il DNA di L. pneumophila è stato estratto e poi quantificato mediante PCR Real-time utilizzando il kit iQ-Check Screen L. pneumophila (Biorad). RISULTATI: Venti campioni (26%) su 77 analizzati sono risultati positivi alla metodica standard colturale. Le concentrazioni di L. pneumophila, determinate tramite PCR come GU/l, sono risultate maggiori di quelle espresse in CFU/l in 56 campioni (73%), minori in 1 solo campione (1%), ed uguali in 20 campioni (26%). E’ stata riportata una significativa correlazione tra le metodiche (ρ=0.52). CONCLUSIONI: L’elevata sensibilità e il valore predittivo negativo rilevati, rendono la PCR Real-time un metodo di screening ideale per identificare e quantificare L. pneumophila in campioni ambientali di acqua. Se confrontata con i metodi colturali ha il vantaggio di fornire i risultati in meno di 3 ore dopo i passaggi di filtrazione dell’acqua ed estrazione del DNA. La PCR Real-time rappresenta quindi un’interessante tecnica complementare al metodo colturale standard.
Boccia, S., Leoncini, E., Laurenti, P., Di Giannantonio, P., Amore, R., Vincenti, S., Boninti, F., Arzani, D., Bruno, S., Damiani, G., Moscato, U., Posteraro, B., Quaranta, G., Sezzatini, R., Vecchioni, A., Ricciardi, W., Ficarra, M. G., Confronto tra la tecnica colturale standard e la PCR real-time quantitativa per la identificazione di Legionella pneumophila in campioni di acqua di circuito ospedaliero, Abstract de <<47° Congresso Nazionale SItI>>, (Riccione, 01-04 October 2014 ), s.n., s.l. 2014: 276-276 [http://hdl.handle.net/10807/63361]
Confronto tra la tecnica colturale standard e la PCR real-time quantitativa per la identificazione di Legionella pneumophila in campioni di acqua di circuito ospedaliero
Boccia, Stefania;Leoncini, Emanuele;Laurenti, Patrizia;Di Giannantonio, Paolo;Vincenti, Sara;Boninti, Federica;Arzani, Dario;Bruno, Stefania;Damiani, Gianfranco;Moscato, Umberto;Posteraro, Brunella;Quaranta, Gianluigi;Sezzatini, Romina;Ricciardi, Walter;Ficarra, Maria Giovanna
2014
Abstract
INTRODUZIONE: Legionella è un batterio ubiquitario negli ambienti acquosi. In Europa, circa il 90% delle infezioni causate da questo batterio sono dovute a L. pneumophila con sierogruppo di tipo 1. Il metodo standard utilizzato per la sorveglianza ambientale è la tecnica colturale, sebbene il metodo basato sulla PCR Real-time PCR rappresenti un’attraente alternativa. L’obiettivo di questo studio è l’identificazione del valore soglia, calcolato con la PCR Real-time, che rifletta la maggior concordanza con i valori della tecnica convenzionale microbiologica. MATERIALI E METODI: Dal 2011 al 2013, 77 campioni di acqua sono stati raccolti in bottiglie sterili, contenenti sodio tiosolfato allo 0.01% per neutralizzare i residui di Cloro, e trasportati a temperatura controllata ai laboratori per le successive analisi. Il DNA di L. pneumophila è stato estratto e poi quantificato mediante PCR Real-time utilizzando il kit iQ-Check Screen L. pneumophila (Biorad). RISULTATI: Venti campioni (26%) su 77 analizzati sono risultati positivi alla metodica standard colturale. Le concentrazioni di L. pneumophila, determinate tramite PCR come GU/l, sono risultate maggiori di quelle espresse in CFU/l in 56 campioni (73%), minori in 1 solo campione (1%), ed uguali in 20 campioni (26%). E’ stata riportata una significativa correlazione tra le metodiche (ρ=0.52). CONCLUSIONI: L’elevata sensibilità e il valore predittivo negativo rilevati, rendono la PCR Real-time un metodo di screening ideale per identificare e quantificare L. pneumophila in campioni ambientali di acqua. Se confrontata con i metodi colturali ha il vantaggio di fornire i risultati in meno di 3 ore dopo i passaggi di filtrazione dell’acqua ed estrazione del DNA. La PCR Real-time rappresenta quindi un’interessante tecnica complementare al metodo colturale standard.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.