INTRODUZIONE Il funzionamento diadico madre-bambino può essere descritto come un processo di mutua regolazione caratterizzato da stati di coordinazione e non-coordinazione (Tronick 2007). Sebbene siano stati proposti diversi indici per descrivere il funzionamento diadico (ad esempio, l'indice di matching; Tronick e Cohn 1989), è stato suggerito che queste misure non colgano adeguatamente la natura micro- temporale e dinamica dell'interazione (Sravish et al 2013). Per superare queste limitazioni è stato proposto lo State Space Grid (SSG, Hollenstein et al 2012), un approccio grafico-quantitativo che dispone il comportamento dei partner lungo due assi ortogonali, dalla cui intersezione emerge una griglia che definisce gli stati diadici: il funzionamento diadico è rappresentato come una traiettoria di 'visite' ai diversi stati della griglia (Granic e Lamey 2002). Numerosi studi hanno indagato il funzionamento diadico tramite il paradigma Still-Face (SF; Tronick et al 1978), una procedura osservativa che permette di analizzare gli effetti di una perturbazione interattiva sulla processualità diadica. In particolare, la manipolazione della responsività materna (volto immobile) elicita nel bambino uno stress valutabile a livello comportamentale (effetto still-face - Mesman et al 2009) e a livello fisiologico (attività vagale misurata tramite l'aritmia seno-respiratoria, ASR - Moore e Calkins 2004). Sravish e colleghi (2013) hanno applicato l'SSG per indagare la relazione tra funzionamento diadico e risposta comportamentale allo SF materno, tuttavia rimane inesplorato come il funzionamento diadico, valutato attraverso le misure SSG, si associ alla reattività vagale del bambino. METODO 38 bambini di 4 mesi e le loro madri hanno partecipato alla procedura SF. Per ogni episodio (Play, Still-Face, Reunion) i comportamenti di entrambi sono stati codificati secondo per secondo tramite 4 codici mutualmente escludentesi: 1.coinvolgimento negativo (NEG), 2. interesse per oggetto/ambiente (OBJ), 3. monitoraggio sociale (MON), 4. coinvolgimento positivo (POS). L'attività elettrocardiografica del bambino era registrata durante lo SF e l'ASR era ottenuta tramite l'algoritmo di Porges (1985). Precedenti studi sullo SF hanno documentato differenze individuali nella reattività vagale associata alla non responsività materna, una soppressione del tono vagale è indicativa di una maggiore capacità di regolazione emozionale (Moore e Calkins 2004). In accordo con Bazhenova e colleghi (2001), i bambini erano suddivisi in due gruppi in base alla reattività vagale: 1. Soppressori (SOP; N=16), se mostravano un'attenuazione dell'ASR durante l'episodio Still-Face; 2. Non-soppressori (N-SOP; N=22), se non esibivano soppressione dell'ASR. Le madri non esibivano i comportamenti NEG e OBJ. Di conseguenza è stata adottata una matrice SSG: 2 (comportamento materno) x 4 (comportamento bambino), con 8 stati diadici. Per ciascuno stato diadico sono stati estrapolati i seguenti indici SSG: numero di visite e tempo di latenza alla prima visita. Per ogni stato e indice SSG sono state condotte due separate serie di analisi. 1. Per esaminare gli effetti dello SF sul funzionamento diadico alla ripresa dell'interazione è stato condotto un confronto tra Play e Reunion (t-test appaiati); 2. Per verificare il ruolo delle differenze individuali nella reattività vagale alla non responsività materna sul funzionamento diadico è stato effettuato un confronto tra diadi SOP e N-SOP (t-test indipendenti). RISULTATI Tra Play e Reunion emergeva un incremento del numero di visite in stato 'bambino NEG-madre MON' (t = -2,66, p = 0,01). In Reunion le diadi con bambini SOP, rispetto al gruppo N-SOP, presentavano una maggiore frequenza nelle visite in stato 'bambino MON-madre MON' (t = 2.88, p = 0,003). Per le diadi con bambini SOP il tempo di latenza alla prima visita era minore per lo stato 'bambino MON- madre MON' (t = -3,68, p = 0,001) e maggiore in stato 'bambino NEG-madre POS' (t = 1,87, p = 0,06). DISCUSSIONE Dopo la perturbazione interattiva indotta dalla non responsività materna si osservava una più alta frequenza di stati diadici (numero di visite) in cui la madre monitora lo stato negativo del bambino. Le differenze individuali nella reattività vagale indicano che dopo lo stress associato al volto immobile materno le diadi con bambini soppressori esibivano un minore tempo di latenza nel recuperare uno stato di coordinazione diadico ('bambino MON-madre MON') e parallelamente mostravano una latenza maggiore al primo stato di non-coordinazione diadica ('bambino NEG-madre POS'). Questi risultati indicano che la capacità di regolazione emozionale del bambino a livello fisiologico si associa ad una migliore coordinazione diadica dopo la perturbazione interattiva dello SF. I nostri dati sostengono la validità dell'SSG nell'analisi del funzionamento diadico madre- bambino.

Montirosso, R., Provenzi, L., Borgatti, R., Applicazione della State Space Grid alla procedura Still-Face a 4 mesi: reattività vagale infantile e dinamiche interattive diadiche, Abstract de <<XXVI Congresso AIP - Sezione di Psicologia dello Sviluppo e dell'Educazione>>, (Milano, 19-21 September 2013 ), Vita e Pensiero, Milano 2013: 95-96 [http://hdl.handle.net/10807/63332]

Applicazione della State Space Grid alla procedura Still-Face a 4 mesi: reattività vagale infantile e dinamiche interattive diadiche

Montirosso, Rosario;Provenzi, Livio;Borgatti, Renato
2013

Abstract

INTRODUZIONE Il funzionamento diadico madre-bambino può essere descritto come un processo di mutua regolazione caratterizzato da stati di coordinazione e non-coordinazione (Tronick 2007). Sebbene siano stati proposti diversi indici per descrivere il funzionamento diadico (ad esempio, l'indice di matching; Tronick e Cohn 1989), è stato suggerito che queste misure non colgano adeguatamente la natura micro- temporale e dinamica dell'interazione (Sravish et al 2013). Per superare queste limitazioni è stato proposto lo State Space Grid (SSG, Hollenstein et al 2012), un approccio grafico-quantitativo che dispone il comportamento dei partner lungo due assi ortogonali, dalla cui intersezione emerge una griglia che definisce gli stati diadici: il funzionamento diadico è rappresentato come una traiettoria di 'visite' ai diversi stati della griglia (Granic e Lamey 2002). Numerosi studi hanno indagato il funzionamento diadico tramite il paradigma Still-Face (SF; Tronick et al 1978), una procedura osservativa che permette di analizzare gli effetti di una perturbazione interattiva sulla processualità diadica. In particolare, la manipolazione della responsività materna (volto immobile) elicita nel bambino uno stress valutabile a livello comportamentale (effetto still-face - Mesman et al 2009) e a livello fisiologico (attività vagale misurata tramite l'aritmia seno-respiratoria, ASR - Moore e Calkins 2004). Sravish e colleghi (2013) hanno applicato l'SSG per indagare la relazione tra funzionamento diadico e risposta comportamentale allo SF materno, tuttavia rimane inesplorato come il funzionamento diadico, valutato attraverso le misure SSG, si associ alla reattività vagale del bambino. METODO 38 bambini di 4 mesi e le loro madri hanno partecipato alla procedura SF. Per ogni episodio (Play, Still-Face, Reunion) i comportamenti di entrambi sono stati codificati secondo per secondo tramite 4 codici mutualmente escludentesi: 1.coinvolgimento negativo (NEG), 2. interesse per oggetto/ambiente (OBJ), 3. monitoraggio sociale (MON), 4. coinvolgimento positivo (POS). L'attività elettrocardiografica del bambino era registrata durante lo SF e l'ASR era ottenuta tramite l'algoritmo di Porges (1985). Precedenti studi sullo SF hanno documentato differenze individuali nella reattività vagale associata alla non responsività materna, una soppressione del tono vagale è indicativa di una maggiore capacità di regolazione emozionale (Moore e Calkins 2004). In accordo con Bazhenova e colleghi (2001), i bambini erano suddivisi in due gruppi in base alla reattività vagale: 1. Soppressori (SOP; N=16), se mostravano un'attenuazione dell'ASR durante l'episodio Still-Face; 2. Non-soppressori (N-SOP; N=22), se non esibivano soppressione dell'ASR. Le madri non esibivano i comportamenti NEG e OBJ. Di conseguenza è stata adottata una matrice SSG: 2 (comportamento materno) x 4 (comportamento bambino), con 8 stati diadici. Per ciascuno stato diadico sono stati estrapolati i seguenti indici SSG: numero di visite e tempo di latenza alla prima visita. Per ogni stato e indice SSG sono state condotte due separate serie di analisi. 1. Per esaminare gli effetti dello SF sul funzionamento diadico alla ripresa dell'interazione è stato condotto un confronto tra Play e Reunion (t-test appaiati); 2. Per verificare il ruolo delle differenze individuali nella reattività vagale alla non responsività materna sul funzionamento diadico è stato effettuato un confronto tra diadi SOP e N-SOP (t-test indipendenti). RISULTATI Tra Play e Reunion emergeva un incremento del numero di visite in stato 'bambino NEG-madre MON' (t = -2,66, p = 0,01). In Reunion le diadi con bambini SOP, rispetto al gruppo N-SOP, presentavano una maggiore frequenza nelle visite in stato 'bambino MON-madre MON' (t = 2.88, p = 0,003). Per le diadi con bambini SOP il tempo di latenza alla prima visita era minore per lo stato 'bambino MON- madre MON' (t = -3,68, p = 0,001) e maggiore in stato 'bambino NEG-madre POS' (t = 1,87, p = 0,06). DISCUSSIONE Dopo la perturbazione interattiva indotta dalla non responsività materna si osservava una più alta frequenza di stati diadici (numero di visite) in cui la madre monitora lo stato negativo del bambino. Le differenze individuali nella reattività vagale indicano che dopo lo stress associato al volto immobile materno le diadi con bambini soppressori esibivano un minore tempo di latenza nel recuperare uno stato di coordinazione diadico ('bambino MON-madre MON') e parallelamente mostravano una latenza maggiore al primo stato di non-coordinazione diadica ('bambino NEG-madre POS'). Questi risultati indicano che la capacità di regolazione emozionale del bambino a livello fisiologico si associa ad una migliore coordinazione diadica dopo la perturbazione interattiva dello SF. I nostri dati sostengono la validità dell'SSG nell'analisi del funzionamento diadico madre- bambino.
2013
Italiano
XXVI CONGRESSO AIP SEZIONE DI PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO E DELL'EDUCAZIONE
XXVI Congresso AIP - Sezione di Psicologia dello Sviluppo e dell'Educazione
Milano
19-set-2013
21-set-2013
978-88-343-2657-2
Montirosso, R., Provenzi, L., Borgatti, R., Applicazione della State Space Grid alla procedura Still-Face a 4 mesi: reattività vagale infantile e dinamiche interattive diadiche, Abstract de <<XXVI Congresso AIP - Sezione di Psicologia dello Sviluppo e dell'Educazione>>, (Milano, 19-21 September 2013 ), Vita e Pensiero, Milano 2013: 95-96 [http://hdl.handle.net/10807/63332]
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