ntroduzione Gli ambienti "confinati", dove la maggioranza della popolazione trascorre tra l'80 ed il 90% del proprio tempo, sono sempre più oggetto di preoccupazione in relazione ai fattori di rischio "indoor". Tra questi, il radon, seconda causa di tumore al polmone, merita un attenzione particolare, specie in quegli ambienti, come la scuola, dove la permanenza è prolungata ed i soggetti esposti particolarmente fragili. Il presente lavoro riporta i risultati di un'attività di monitoraggio di questo gas all’interno di un campione di scuole italiane al fine di valutare l’esposizione di docenti e studenti, promuovendo al contempo la cultura della prevenzione. Materiali e Metodi La diffusione ambientale del Radon è stata valutata attraverso l’impiego di un rilevatore attivo di tipo “Continuous Radon Monitor - 1028” della “Sun Nuclear Corporation" in 7 scuole italiane. Il periodo minimo di monitoraggio è stato di 48 ore consecutive con frequenza di campionamento continua. Medici in formazione specialistica e Tecnici della prevenzione dell'istituto di Igiene dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, dopo aver registrato in una specifica scheda le informazioni strutturali relative all'edificio ed alla percezione del fenomeno da parte dei residenti, ponevano lo strumento ad altezza respiratoria (tra 1 e 1,20 mt da terra) in una stanza rappresentativa del "worst case" della scuola. I dati sono stati interpretati in accordo alla normativa vigente (D. Lgs. 241/00, recepimento della Raccomandazione 90/143/EURATOM) e sono stati elaborati mediante analisi statistica descrittiva ed inferenziale attraverso i software: "Microsoft Excel 2007" e “Stata IC 9.2 for Mac” (Intercooled Stata 9.2 per Mac Intosh, Stata Corporation Lakeway, USA, 2007). Risultati Sono state monitorate complessivamente 7 scuole in 6 città di 5 regioni italiane. Le concentrazioni medie rilevate nel nostro studio [80,87±72,4Bq/m3 ] sono in linea con altri studi epidemiologici già condotti in Italia e, similmente a questi ultimi, mostrano significative differenze tra le varie scuole campionate, con valori compresi tra 0 Bq/m3 e 364,3 Bq/m3. Le concentrazioni di Radon sono risultate significativamente inferiori in presenza di studenti e personale, adducendo ciò prevalentemente alla ventilazione che l’ambiente subiva in presenza di persone, rispetto alla loro assenza, con diluizione del radon. Lo studio ha inoltre fatto emergere una scarsa consapevolezza delle problematiche connesse all'inquinamento indoor, in particolar modo legato al radon, pur in presenza di un notevole interesse all'approfondimento di queste tematiche tanto dal personale docente, quanto dagli studenti. Discussione e Conclusioni Dai risultati sopra evidenziati il rischio da esposizione al radon indoor nelle scuole campionate può considerarsi generalmente contenuto, specialmente in considerazione delle minori concentrazioni che si sono registrate quando gli studenti/docenti sono in attività e quindi all’interno degli edifici scolastici. Quale logica conseguenza dell’“environmental assessment”, per una fase di educazione alla salute ambientale, il nostro studio è stato anche importante per spiegare agli studenti il rischio connesso all'esposizione al radon e condividere con loro e con il personale scolastico le migliori strategie per ridurre/controllare questo rischio al fine di contribuire al miglioramento della qualità dell'aria indoor nelle scuole.

Parente, P., Poscia, A., Cerabona, V., Di Giovanni, A., La Milia, D. I., Santoro, A., Colaiacomo, G., Ricciardi, G., Moscato, U., Valutazione dell'esposizione ambientale al Radon: i risultati di un'indagine in un campione di scuole italiane., Comunicazione, in II Edizione Giornate degli Specializzandi in Igiene e Medicina Preventiva, (Napoli, 14-15 March 2013), S.E., Napoli 2013: 169-169 [http://hdl.handle.net/10807/63288]

Valutazione dell'esposizione ambientale al Radon: i risultati di un'indagine in un campione di scuole italiane.

Parente, Paolo;Poscia, Andrea;La Milia, Daniele Ignazio;Ricciardi, Gualtiero;Moscato, Umberto
2013

Abstract

ntroduzione Gli ambienti "confinati", dove la maggioranza della popolazione trascorre tra l'80 ed il 90% del proprio tempo, sono sempre più oggetto di preoccupazione in relazione ai fattori di rischio "indoor". Tra questi, il radon, seconda causa di tumore al polmone, merita un attenzione particolare, specie in quegli ambienti, come la scuola, dove la permanenza è prolungata ed i soggetti esposti particolarmente fragili. Il presente lavoro riporta i risultati di un'attività di monitoraggio di questo gas all’interno di un campione di scuole italiane al fine di valutare l’esposizione di docenti e studenti, promuovendo al contempo la cultura della prevenzione. Materiali e Metodi La diffusione ambientale del Radon è stata valutata attraverso l’impiego di un rilevatore attivo di tipo “Continuous Radon Monitor - 1028” della “Sun Nuclear Corporation" in 7 scuole italiane. Il periodo minimo di monitoraggio è stato di 48 ore consecutive con frequenza di campionamento continua. Medici in formazione specialistica e Tecnici della prevenzione dell'istituto di Igiene dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, dopo aver registrato in una specifica scheda le informazioni strutturali relative all'edificio ed alla percezione del fenomeno da parte dei residenti, ponevano lo strumento ad altezza respiratoria (tra 1 e 1,20 mt da terra) in una stanza rappresentativa del "worst case" della scuola. I dati sono stati interpretati in accordo alla normativa vigente (D. Lgs. 241/00, recepimento della Raccomandazione 90/143/EURATOM) e sono stati elaborati mediante analisi statistica descrittiva ed inferenziale attraverso i software: "Microsoft Excel 2007" e “Stata IC 9.2 for Mac” (Intercooled Stata 9.2 per Mac Intosh, Stata Corporation Lakeway, USA, 2007). Risultati Sono state monitorate complessivamente 7 scuole in 6 città di 5 regioni italiane. Le concentrazioni medie rilevate nel nostro studio [80,87±72,4Bq/m3 ] sono in linea con altri studi epidemiologici già condotti in Italia e, similmente a questi ultimi, mostrano significative differenze tra le varie scuole campionate, con valori compresi tra 0 Bq/m3 e 364,3 Bq/m3. Le concentrazioni di Radon sono risultate significativamente inferiori in presenza di studenti e personale, adducendo ciò prevalentemente alla ventilazione che l’ambiente subiva in presenza di persone, rispetto alla loro assenza, con diluizione del radon. Lo studio ha inoltre fatto emergere una scarsa consapevolezza delle problematiche connesse all'inquinamento indoor, in particolar modo legato al radon, pur in presenza di un notevole interesse all'approfondimento di queste tematiche tanto dal personale docente, quanto dagli studenti. Discussione e Conclusioni Dai risultati sopra evidenziati il rischio da esposizione al radon indoor nelle scuole campionate può considerarsi generalmente contenuto, specialmente in considerazione delle minori concentrazioni che si sono registrate quando gli studenti/docenti sono in attività e quindi all’interno degli edifici scolastici. Quale logica conseguenza dell’“environmental assessment”, per una fase di educazione alla salute ambientale, il nostro studio è stato anche importante per spiegare agli studenti il rischio connesso all'esposizione al radon e condividere con loro e con il personale scolastico le migliori strategie per ridurre/controllare questo rischio al fine di contribuire al miglioramento della qualità dell'aria indoor nelle scuole.
2013
Italiano
II Edizione Giornate degli Specializzandi in Igiene e Medicina Preventiva
II Edizione Giornate degli Specializzandi in Igiene e Medicina Preventiva
Napoli
Comunicazione
14-mar-2013
15-mar-2013
Parente, P., Poscia, A., Cerabona, V., Di Giovanni, A., La Milia, D. I., Santoro, A., Colaiacomo, G., Ricciardi, G., Moscato, U., Valutazione dell'esposizione ambientale al Radon: i risultati di un'indagine in un campione di scuole italiane., Comunicazione, in II Edizione Giornate degli Specializzandi in Igiene e Medicina Preventiva, (Napoli, 14-15 March 2013), S.E., Napoli 2013: 169-169 [http://hdl.handle.net/10807/63288]
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