Il volume riflette sui limiti che caratterizzano la ricostruzione della verità nel processo penale e sulle condizioni che possano rendere "veritiera" tale ricostruzione con riguardo ai rapporti interpersonali e sociali coinvolti nel reato. Si evidenzia, in particolare, come un accesso non riduttivo alla "verità" del fatto di reato possa realizzarsi soltanto in un contesto di tipo dialogico, quale è reso possibile dagli strumenti della giustizia riparativa. Di un simile approccio innovativo al tema della verità – tema di cui si rivaluta il significato in ambito penalistico – viene rimarcata la portata strategica ai fini di una strategia preventiva mirante a favorire l’adesione per consenso al rispetto delle norme, piuttosto che a obiettivi di deterrenza e neutralizzazione. Si considerano, in tale contesto, i limiti che manifesta l'attuale sistema sanzionatorio, fondato sulla pena intesa, nel momento della condanna, quale corrispettivo del reato. Viene affrontato, inoltre, il problema concernente la "corrispondenza al vero" delle categorie dogmatiche e, in particolare, dell'elemento soggettivo, evidenziando il sussistere di una vera e propria emergenza riferibile all’elevato grado di incertezza del profilo probatorio.
Eusebi, L., Le forme della verità nel sistema penale e i loro effetti. Giustizia e verità come «approssimazione», in «Verità» del precetto e della sanzione penale alla prova del processo, (Milano - Università Cattolica del Sacro Cuore, 22-22 June 2012), Jovene, Napoli 2014:<<Università Cattolica del Sacro Cuore - Milano - Istituto Giuridico - Atti di Convegni - 1>>, 155-174 [http://hdl.handle.net/10807/62821]
Le forme della verità nel sistema penale e i loro effetti. Giustizia e verità come «approssimazione»
Eusebi, Luciano
2014
Abstract
Il volume riflette sui limiti che caratterizzano la ricostruzione della verità nel processo penale e sulle condizioni che possano rendere "veritiera" tale ricostruzione con riguardo ai rapporti interpersonali e sociali coinvolti nel reato. Si evidenzia, in particolare, come un accesso non riduttivo alla "verità" del fatto di reato possa realizzarsi soltanto in un contesto di tipo dialogico, quale è reso possibile dagli strumenti della giustizia riparativa. Di un simile approccio innovativo al tema della verità – tema di cui si rivaluta il significato in ambito penalistico – viene rimarcata la portata strategica ai fini di una strategia preventiva mirante a favorire l’adesione per consenso al rispetto delle norme, piuttosto che a obiettivi di deterrenza e neutralizzazione. Si considerano, in tale contesto, i limiti che manifesta l'attuale sistema sanzionatorio, fondato sulla pena intesa, nel momento della condanna, quale corrispettivo del reato. Viene affrontato, inoltre, il problema concernente la "corrispondenza al vero" delle categorie dogmatiche e, in particolare, dell'elemento soggettivo, evidenziando il sussistere di una vera e propria emergenza riferibile all’elevato grado di incertezza del profilo probatorio.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.