Il saggio si propone di valutare l'impatto che potrebbe avere l'eventuale riforma del Terzo settore, come contenuta nel d.d.l.-delega 2617, presentato in Parlamento il 22 agosto 2014, sulla disciplina degli enti del primo libro del c.c. e, in particolare, sotto il profilo dell'esercizio dell'attività di impresa, quale mezzo per il raggiungimento dei propri scopi istituzionali. Si rileva che il legislatore delegante sembrerebbe orientato a consentire agli enti del primo libro del c.c. di esercitare un'impresa solo in via secondaria (quindi, come mezzo finalizzato principalmente a produrre ricchezza da investire conformemente agli scopi istituzionali): con il che modificando ampiamente lo status quo normativo e fattuale, replicando soluzioni adottate in altri contesti normativi (in particolare, in quello tedesco). Tale soluzione dipende però dal modo con cui verrà riformata la disciplina delle Onlus e, segnatamente, dal coordinamento tra questa disciplina e la disciplina dell'impresa sociale.
Cetra, A., La riforma del Terzo settore e gli enti del primo libro del c.c. titolari di impresa, <<NON PROFIT>>, 2014; (Luglio-Settembre): 42-51 [http://hdl.handle.net/10807/62439]
La riforma del Terzo settore e gli enti del primo libro del c.c. titolari di impresa
Cetra, Antonio
2014
Abstract
Il saggio si propone di valutare l'impatto che potrebbe avere l'eventuale riforma del Terzo settore, come contenuta nel d.d.l.-delega 2617, presentato in Parlamento il 22 agosto 2014, sulla disciplina degli enti del primo libro del c.c. e, in particolare, sotto il profilo dell'esercizio dell'attività di impresa, quale mezzo per il raggiungimento dei propri scopi istituzionali. Si rileva che il legislatore delegante sembrerebbe orientato a consentire agli enti del primo libro del c.c. di esercitare un'impresa solo in via secondaria (quindi, come mezzo finalizzato principalmente a produrre ricchezza da investire conformemente agli scopi istituzionali): con il che modificando ampiamente lo status quo normativo e fattuale, replicando soluzioni adottate in altri contesti normativi (in particolare, in quello tedesco). Tale soluzione dipende però dal modo con cui verrà riformata la disciplina delle Onlus e, segnatamente, dal coordinamento tra questa disciplina e la disciplina dell'impresa sociale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.