A margine del volume di G. Fragnito, La Bibbia al rogo. La censura ecclesiastica e i volgarizzamenti della Scrittura (1471-1605) (Il Mulino, Bologna 1997), si sottolinea la necessità di non ridurre il rapporto molteplice e diffuso del mondo cattolico moderno con il patrimonio biblico alla severa proscrizione delle traduzioni in volgare. I contatti andavano ben al di là della fruizione individuale continua del testo sacro, attraverso il culto liturgico, la predicazione, la formazione religiosa e il riuso del serbatoio di base della Sacra Scrittura, e come tali furono lontani dal dissolversi con il passaggio alla più matura Controriforma.
Zardin, D., Bibbia e letteratura religiosa in volgare nell’Italia del Cinque-Seicento, <<ANNALI DI STORIA MODERNA E CONTEMPORANEA>>, 1998; IV (1): 593-616 [http://hdl.handle.net/10807/6184]
Bibbia e letteratura religiosa in volgare nell’Italia del Cinque-Seicento
Zardin, Danilo
1998
Abstract
A margine del volume di G. Fragnito, La Bibbia al rogo. La censura ecclesiastica e i volgarizzamenti della Scrittura (1471-1605) (Il Mulino, Bologna 1997), si sottolinea la necessità di non ridurre il rapporto molteplice e diffuso del mondo cattolico moderno con il patrimonio biblico alla severa proscrizione delle traduzioni in volgare. I contatti andavano ben al di là della fruizione individuale continua del testo sacro, attraverso il culto liturgico, la predicazione, la formazione religiosa e il riuso del serbatoio di base della Sacra Scrittura, e come tali furono lontani dal dissolversi con il passaggio alla più matura Controriforma.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.