Yeats e la musica. Modeste note per l’istruttoria di una ricerca

The study of the relationships between William Butler Yeats (1865-1939) and music has always suffered (and, broadly speaking, continues to suffer) from oversimplification and banalization, both founded on the fact that Yeats himself admitted his musical incompetence more than once, as Yeatsian scholars often keep repeating without appropriate inspection. This paper intends to suggest that, even beyond Yeats’s hasty admissions, in fact his musico-literary experience had depth, intensity, insight and width comparable to those of other great protagonists of the literary world of any literary period and interacted with more radically strategic anthropological and cultural foundations.

La riflessione sul rapporto tra William Butler Yeats (1865-1939) e la musica ha sempre risentito – anzi, in linea di massima, continua a risentire - di una buona dose di approssimazione, fondata su alcune ammissioni di incompetenza più volte pronunciate o scritte dallo stesso Yeats e spesso rievocate dagli studiosi. Questo contributo intende suggerire sinteticamente che, al di là di tali ammissioni di incompetenza musicale, la sua esperienza musico-letteraria ebbe profondità, intensità, spessore e ampiezza analoghe a quelle di altri grandi protagonisti della scena letteraria e culturale del suo e di altri tempi, investendo un più radicalmente fondativo sostrato antropologico.