Negli ultimi decenni la letteratura psicosociale sull’adozione si è focalizzata soprattutto sull’adattamento dei minori adottati, indagando se e in che misura questi presentino con maggiore probabilità problemi emotivo-comportamentali rispetto ai coetanei (van IJzendoorn & Juffer, 2006). Particolare attenzione è stata dedicata allo studio dei fattori protettivi che influenzano il processo di adattamento all’adozione, tra i quali cruciale è risultata essere la qualità delle relazioni familiari (Palacios & Brodzinsky, 2010). Poche ricerche hanno tuttavia analizzato il benessere dei figli adottivi, nei termini di funzionamento psicologico e di competenza sociale, soprattutto nella fase adolescenziale e di transizione all’età adulta. In questa direzione il presente studio ha inteso indagare in adolescenti e giovani adulti adottati il benessere eudaimonico, considerato come costrutto dinamico che include diverse dimensioni (autoaccettazione, autonomia, controllo ambientale, crescita personale, scopo nella vita, relazioni interpersonali positive) (Ryff, 1989) e analizzare il ruolo protettivo giocato dalle relazioni familiari. L’obiettivo è stato duplice: 1) descrivere il livello di benessere eudaimonico dei figli adottivi e la qualità della relazione genitori-figli, in termini di promozione del funzionamento autonomo, conflitto e apertura comunicativa; 2) indagare, attraverso la “dominance analysis” (Budescu, 1993), l’incidenza delle dimensioni relazionali in esame sul benessere dei figli, evidenziando la specificità della relazione con la madre e con il padre. 160 adolescenti e giovani adulti in adozione internazionale, di età compresa tra 15 e 24 anni, hanno compilato un questionario self-report. I risultati preliminari hanno evidenziato un differente contributo di madri e padri nella promozione del benessere dei figli, sia in funzione delle diverse dimensioni relazionali considerate, sia del genere e dell’età dei figli.
Ranieri, S., Ferrari, L., Rosnati, R., Barni, D., Promuovere il benessere nelle famiglie adottive con figli adolescenti egiovani adulti: quale il contributo di madri e padri?, Abstract de <<Congresso delle sezioni di Psicologia per leorganizzazioni e Psicologia sociale. Associazione Italiana di Psicologia.>>, (Padova, 25-28 September 2013 ), Logos, Padova 2013: 46-46 [http://hdl.handle.net/10807/60468]
Promuovere il benessere nelle famiglie adottive con figli adolescenti e giovani adulti: quale il contributo di madri e padri?
Ranieri, Sonia;Ferrari, Laura;Rosnati, Rosa;Barni, Daniela
2013
Abstract
Negli ultimi decenni la letteratura psicosociale sull’adozione si è focalizzata soprattutto sull’adattamento dei minori adottati, indagando se e in che misura questi presentino con maggiore probabilità problemi emotivo-comportamentali rispetto ai coetanei (van IJzendoorn & Juffer, 2006). Particolare attenzione è stata dedicata allo studio dei fattori protettivi che influenzano il processo di adattamento all’adozione, tra i quali cruciale è risultata essere la qualità delle relazioni familiari (Palacios & Brodzinsky, 2010). Poche ricerche hanno tuttavia analizzato il benessere dei figli adottivi, nei termini di funzionamento psicologico e di competenza sociale, soprattutto nella fase adolescenziale e di transizione all’età adulta. In questa direzione il presente studio ha inteso indagare in adolescenti e giovani adulti adottati il benessere eudaimonico, considerato come costrutto dinamico che include diverse dimensioni (autoaccettazione, autonomia, controllo ambientale, crescita personale, scopo nella vita, relazioni interpersonali positive) (Ryff, 1989) e analizzare il ruolo protettivo giocato dalle relazioni familiari. L’obiettivo è stato duplice: 1) descrivere il livello di benessere eudaimonico dei figli adottivi e la qualità della relazione genitori-figli, in termini di promozione del funzionamento autonomo, conflitto e apertura comunicativa; 2) indagare, attraverso la “dominance analysis” (Budescu, 1993), l’incidenza delle dimensioni relazionali in esame sul benessere dei figli, evidenziando la specificità della relazione con la madre e con il padre. 160 adolescenti e giovani adulti in adozione internazionale, di età compresa tra 15 e 24 anni, hanno compilato un questionario self-report. I risultati preliminari hanno evidenziato un differente contributo di madri e padri nella promozione del benessere dei figli, sia in funzione delle diverse dimensioni relazionali considerate, sia del genere e dell’età dei figli.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.