Le odierne applicazioni della medicina hanno introdotto tali e tante trasformazioni nell’atto procreativo umano, da rendere plausibile l’idea che sia in corso una sorta di “rivoluzione riproduttiva”. Tra le problematiche risultanti delle trasformazioni in atto vi è, per un verso, un effetto involutivo sulla generazione umana, nel senso che esse hanno ridotto o rischiano di ridurre l’“evento” rappresentato dalla nascita a mero “fatto biologico”, di “avvicinare” pericolosamente i meccanismi che la regalano a quelli della riproduzione animale e di rendere “superflua”, nel processo generativo, l’integrazione affettivo-morale tra due persone, che poi è quel che qualifica più specificatamente il riprodursi umano. Per altro verso, vi sono una serie di mutamenti nella scena sociale concernenti l’atteggiamento che l’adulto ha nei confronti dei nuovi nati e lo “statuto simbolico” del figlio, la cui immagine è sempre meno associabile a nozioni quali “ospite”, “dono” “frutto”, “benedizione” e sempre associabile a quella di “desiderio” da soddisfare a tutti costi. Il contributo tenta un approfondimento di queste criticità.
Refolo, P., Su alcuni effetti delle trasformazioni nella generazione umana, <<MEDICINA E MORALE>>, 2013; (3): 511-531 [http://hdl.handle.net/10807/59721]
Su alcuni effetti delle trasformazioni nella generazione umana
Refolo, Pietro
2013
Abstract
Le odierne applicazioni della medicina hanno introdotto tali e tante trasformazioni nell’atto procreativo umano, da rendere plausibile l’idea che sia in corso una sorta di “rivoluzione riproduttiva”. Tra le problematiche risultanti delle trasformazioni in atto vi è, per un verso, un effetto involutivo sulla generazione umana, nel senso che esse hanno ridotto o rischiano di ridurre l’“evento” rappresentato dalla nascita a mero “fatto biologico”, di “avvicinare” pericolosamente i meccanismi che la regalano a quelli della riproduzione animale e di rendere “superflua”, nel processo generativo, l’integrazione affettivo-morale tra due persone, che poi è quel che qualifica più specificatamente il riprodursi umano. Per altro verso, vi sono una serie di mutamenti nella scena sociale concernenti l’atteggiamento che l’adulto ha nei confronti dei nuovi nati e lo “statuto simbolico” del figlio, la cui immagine è sempre meno associabile a nozioni quali “ospite”, “dono” “frutto”, “benedizione” e sempre associabile a quella di “desiderio” da soddisfare a tutti costi. Il contributo tenta un approfondimento di queste criticità.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.