E ancora difficile stabilire quali "Promessi Sposi" siano giunti nelle mani dei lettori tedeschi. A fronte di moltissime edizioni, risulta arduo elaborare una mappa delle traduzioni originali. Il caso di Eduard von Bülow (1803-1853) e´ sintomatico. Egli ha tradotto per ben due volte il romanzo manzoniano. La prima, gia´ nel 1827, in contemporanea con quella promossa da Goethe e affidata a Daniel Lessmann; la seconda, che risale al 1837, e´ stata apprezzata per la fedelta´ e la completezza, e riproposta molte volte fino ai nostri giorni, sia nella forma integrale, sia in rifacimenti. Il caso analizzato dimostra come la traduzione firmata dal prolifico scrittore e giornalista Otto von Schaching (pseudonimo di Otto Denk, 1853-1918), che ebbe varie edizioni fino ai nostri giorni, sia in realta´ un plagio. Il saggio, dopo aver delineato un quadro della vicenda delle traduzioni e offerto una traccia per una auspicata sistematizzazione dei dati, passa ad analizzare le competenze traduttive e linguistiche di Schaching, nonche´ a mettere a confronto alcune sue pagine con quelle di Bülow. Viene inoltre documentato come il lungo racconto dello scrittore bavarese "Die Pestsalbe. Eine Florentiner Geschichte aus dem 16. Jahrhundert" ("L´unguento pestifero. Una storia fiorentina del XVI secolo"), del 1896, sia ampiamente ispirato al romanzo manzoniano.
Dilk, E. Y., In margine alla fortuna dei "Verlobten" di Eduard von Bülow. Il caso Otto von Schaching, <<NUOVI QUADERNI DEL C.R.I.E.R.>>, 2012; IX (N/A.): 145-166 [http://hdl.handle.net/10807/57357]
In margine alla fortuna dei "Verlobten" di Eduard von Bülow. Il caso Otto von Schaching
Dilk, Enrica Yvonne
2013
Abstract
E ancora difficile stabilire quali "Promessi Sposi" siano giunti nelle mani dei lettori tedeschi. A fronte di moltissime edizioni, risulta arduo elaborare una mappa delle traduzioni originali. Il caso di Eduard von Bülow (1803-1853) e´ sintomatico. Egli ha tradotto per ben due volte il romanzo manzoniano. La prima, gia´ nel 1827, in contemporanea con quella promossa da Goethe e affidata a Daniel Lessmann; la seconda, che risale al 1837, e´ stata apprezzata per la fedelta´ e la completezza, e riproposta molte volte fino ai nostri giorni, sia nella forma integrale, sia in rifacimenti. Il caso analizzato dimostra come la traduzione firmata dal prolifico scrittore e giornalista Otto von Schaching (pseudonimo di Otto Denk, 1853-1918), che ebbe varie edizioni fino ai nostri giorni, sia in realta´ un plagio. Il saggio, dopo aver delineato un quadro della vicenda delle traduzioni e offerto una traccia per una auspicata sistematizzazione dei dati, passa ad analizzare le competenze traduttive e linguistiche di Schaching, nonche´ a mettere a confronto alcune sue pagine con quelle di Bülow. Viene inoltre documentato come il lungo racconto dello scrittore bavarese "Die Pestsalbe. Eine Florentiner Geschichte aus dem 16. Jahrhundert" ("L´unguento pestifero. Una storia fiorentina del XVI secolo"), del 1896, sia ampiamente ispirato al romanzo manzoniano.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.