L'interrogativo di fondo che attraversa l'indagine attiene alla funzione ed ai limiti del diritto penale in ambiti eticamente sensibili. Prendendo spunto da recenti casi giudiziari, si affronta il problema di quali spazi di libertà possano essere riconosciuti all'individuo chiamato ad agire in condizioni di conflitto interiore, come tipicamente accade quando gli imperativi di natura normativa siano in contrasto con convinzioni etiche, morali e religiose dello stesso. La questione assume speciale interesse per il diritto penale, caratterizzato da "non neutralità" sul piano ideologico. Le scelte valoriali recepite dall'ordinamento nascono all'interno di un confronto politico-democratico, e sono finalizzate ad assicurare il rispetto dei diritti fondamentali della persona. In questo senso può essere interpretato anche il diritto all'obiezione di coscienza, quale forma di dialogo e di tutela nei confronti di quei soggetti che non condividono le soluzioni predisposte dal legislatore in via normativa rispetto a questioni eticamente sensibili. Temi quali l'interruzione volontaria della gravidanza e i trattamenti sanitari senza il consenso del destinatario costituiscono per l'interprete un fondamentale momento di riflessione circa il ruolo del diritto penale quale efficace strumento di soluzione di tale tipologia di conflitti.
Bertolino, M., Brevi note in tema di obiezione di coscienza a margine di una recente sentenza della Cassazione, <<RIVISTA ITALIANA DI DIRITTO E PROCEDURA PENALE>>, 2013; (3): 1442-1464 [http://hdl.handle.net/10807/56575]
Brevi note in tema di obiezione di coscienza a margine di una recente sentenza della Cassazione
Bertolino, Marta
2013
Abstract
L'interrogativo di fondo che attraversa l'indagine attiene alla funzione ed ai limiti del diritto penale in ambiti eticamente sensibili. Prendendo spunto da recenti casi giudiziari, si affronta il problema di quali spazi di libertà possano essere riconosciuti all'individuo chiamato ad agire in condizioni di conflitto interiore, come tipicamente accade quando gli imperativi di natura normativa siano in contrasto con convinzioni etiche, morali e religiose dello stesso. La questione assume speciale interesse per il diritto penale, caratterizzato da "non neutralità" sul piano ideologico. Le scelte valoriali recepite dall'ordinamento nascono all'interno di un confronto politico-democratico, e sono finalizzate ad assicurare il rispetto dei diritti fondamentali della persona. In questo senso può essere interpretato anche il diritto all'obiezione di coscienza, quale forma di dialogo e di tutela nei confronti di quei soggetti che non condividono le soluzioni predisposte dal legislatore in via normativa rispetto a questioni eticamente sensibili. Temi quali l'interruzione volontaria della gravidanza e i trattamenti sanitari senza il consenso del destinatario costituiscono per l'interprete un fondamentale momento di riflessione circa il ruolo del diritto penale quale efficace strumento di soluzione di tale tipologia di conflitti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.