L'articolo interviene in un dibattito aperto attorno alla proposta di mantenere l'unanime lezione manoscritta 'tonos the psyches' rinunciando all’emendazione "tonos tes phones" nel passo di Athanasius, Prolegomena in Hermogenis Artem in U. RABE, Rhetores Graeci XIV (Lipsiae 1931) p. 177, 3-8 = 712 FHS&G), in relazione al trattato ‘Sulla recitazione’ di Teofrasto. L’A. cerca di mostrare che la lezione manoscritta ha forti ragioni per essere sostenuta come valida, anche (e proprio perché) appare ‘lectio difficlior’. La lezione "tono dell'anima" chiede infatti di essere compresa alla luce della complessa teoria sulle emozioni di Teofrasto, strettamente collegata alla fisiologia dei ‘somatikai kineseis’ (tra i quali per Teofrasto è compresa anche la voce). L’indicazione che il ‘tonos tes psyches’ dell’attore deve essere in accordo con l’intera scienza indica che per Teofrasto anche l’arte del recitante deve essere considerata come parte del ‘sistema’ filosofico. L’A. trova la conferma di questa interpretazione osservando come l'arte di assumere una "tensione dell'animo", adeguata al personaggio da interpretare o alla situazione da esprimere, coincida con alcune importanti tecniche attoriali, testimoniate da grandi attori e registi teatrali del XX secolo.

Matelli, E., L'importanza del "tono dell'anima" nel trattato Sulla Recitazione di Teofrasto, <<AEVUM>>, 2004; (78): 19-31 [http://hdl.handle.net/10807/56074]

L'importanza del "tono dell'anima" nel trattato Sulla Recitazione di Teofrasto

Matelli, Elisabetta
2004

Abstract

L'articolo interviene in un dibattito aperto attorno alla proposta di mantenere l'unanime lezione manoscritta 'tonos the psyches' rinunciando all’emendazione "tonos tes phones" nel passo di Athanasius, Prolegomena in Hermogenis Artem in U. RABE, Rhetores Graeci XIV (Lipsiae 1931) p. 177, 3-8 = 712 FHS&G), in relazione al trattato ‘Sulla recitazione’ di Teofrasto. L’A. cerca di mostrare che la lezione manoscritta ha forti ragioni per essere sostenuta come valida, anche (e proprio perché) appare ‘lectio difficlior’. La lezione "tono dell'anima" chiede infatti di essere compresa alla luce della complessa teoria sulle emozioni di Teofrasto, strettamente collegata alla fisiologia dei ‘somatikai kineseis’ (tra i quali per Teofrasto è compresa anche la voce). L’indicazione che il ‘tonos tes psyches’ dell’attore deve essere in accordo con l’intera scienza indica che per Teofrasto anche l’arte del recitante deve essere considerata come parte del ‘sistema’ filosofico. L’A. trova la conferma di questa interpretazione osservando come l'arte di assumere una "tensione dell'animo", adeguata al personaggio da interpretare o alla situazione da esprimere, coincida con alcune importanti tecniche attoriali, testimoniate da grandi attori e registi teatrali del XX secolo.
2004
Italiano
Matelli, E., L'importanza del "tono dell'anima" nel trattato Sulla Recitazione di Teofrasto, <<AEVUM>>, 2004; (78): 19-31 [http://hdl.handle.net/10807/56074]
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