Il contributo segnala anzitutto che l’evoluzione dei rapporti internazionali conduce al superamento del principio locus regit actum e all’accoglimento di un sistema informato al principio di tendenziale fungibilità delle giurisdizioni. Vengono quindi esaminate le forme attraverso cui avviene l’inserimento nel procedimento italiano della prova acquisita all’estero, autonomamente o su sollecitazione dell’autorità italiana, da quella straniera, che la può trasmettere in Italia spontaneamente o su richiesta. La formazione del fascicolo per il dibattimento e l’utilizzabilità della prova acquisita all’estero nella fase investigativa, nei riti premiali e nel dibattimento sono oggetto della successiva analisi, volta pure a evidenziare le problematiche collegate alla tutela del diritto di difesa.
Ubertis, G., La prova acquisita all’estero e la sua utilizzabilità in Italia, <<CASSAZIONE PENALE>>, 2014; (2): 696-706 [http://hdl.handle.net/10807/55349]
La prova acquisita all’estero e la sua utilizzabilità in Italia
Ubertis, Giulio
2014
Abstract
Il contributo segnala anzitutto che l’evoluzione dei rapporti internazionali conduce al superamento del principio locus regit actum e all’accoglimento di un sistema informato al principio di tendenziale fungibilità delle giurisdizioni. Vengono quindi esaminate le forme attraverso cui avviene l’inserimento nel procedimento italiano della prova acquisita all’estero, autonomamente o su sollecitazione dell’autorità italiana, da quella straniera, che la può trasmettere in Italia spontaneamente o su richiesta. La formazione del fascicolo per il dibattimento e l’utilizzabilità della prova acquisita all’estero nella fase investigativa, nei riti premiali e nel dibattimento sono oggetto della successiva analisi, volta pure a evidenziare le problematiche collegate alla tutela del diritto di difesa.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.