Filosofia e religione formano nella loro differenza un binomio inscindibile, perché entrambe, nascendo dalla vita, meditano sul modo di trovare e raggiungere la felicità. Di qui si dipartono alcune strade: quella che rifiuta l’idea dell’esperienza religiosa, come se il religioso si riducesse a essere un momento particolare dell’esperienza, e che dunque considera l’intera esperienza umana connotata dal religioso, religiosità dell’esperienza, dove teoria ed etica sorgono e confluiscono nella religione come sapienza e vita liberata. Siamoo no di fronte alla dissoluzione dello specifico razionale-filosofico?
Colombo, G., Filosofia, religione e libertà., <<IL PROTAGORA>>, 2012; anno XXXIX (luglio-dicembre): 459-471 [http://hdl.handle.net/10807/54433]
Filosofia, religione e libertà.
Colombo, Giuseppe
2012
Abstract
Filosofia e religione formano nella loro differenza un binomio inscindibile, perché entrambe, nascendo dalla vita, meditano sul modo di trovare e raggiungere la felicità. Di qui si dipartono alcune strade: quella che rifiuta l’idea dell’esperienza religiosa, come se il religioso si riducesse a essere un momento particolare dell’esperienza, e che dunque considera l’intera esperienza umana connotata dal religioso, religiosità dell’esperienza, dove teoria ed etica sorgono e confluiscono nella religione come sapienza e vita liberata. Siamoo no di fronte alla dissoluzione dello specifico razionale-filosofico?I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.