L'attuale scenario di crisi economica e soprattutto finanziaria ha avuto ed ha un notevole impatto sul Sistema Sanitario nazionale in concomitanza con il completamento del progressivo decentramento amministrativo dal Governo centrale alle Regioni. Per questo motivo, nell'attuale situazione, alcune regioni che avevano accumulato negli anni un notevole disavanzo, sono state costrette ad imporre ai cittadini un aumento della tassazione (IRAP) e la necessità di varare un piano di rientro con taglio di risorse e una riduzione dell'offerta di servizi sanitari sia sul territorio che ospedalieri (posti letto). Infine emerge con evidenza che l'aumento dei costi per l'erogazione delle prestazioni sanitarie non potrà prescindere da una revisione dell'attuale sistema di partecipazione dei cittadini alla spesa sanitaria (Ticket) probabilmente differenziando tale partecipazione per fasce di reddito. Sebbene il sistema sanitario abbia mantenuto un impianto pubblico e universalistico, a fronte di un costante aumento della domanda di prestazioni sostanziato da un aumento anche delle liste di attesa i servizi attualmente ancora esistenti non possono che agire nella direzione del rispetto dell'appropriatezza di richiesta e di erogazione e dell'ampliamento dell'offerta a costo zero. Il concetto di attività sanitaria erogata in privato sociale (P.S.) si colloca in questo solco. Trattasi infatti di prestazioni sanitarie ambulatoriali semplici e complesse erogate a tariffa pari a quella prevista dal tariffario regionale in una fascia oraria aggiuntiva a quella prevista per le prestazioni del SSN. Tale attività intercetta un'utenza non esente dal pagamento della quota di compartecipazione e che può, con una differenza tariffaria molto contenuta, ottenere l'erogazione delle prestazioni richieste generalmente in un tempo più breve. Il servizio così erogato deve essere espletato da tutto il personale, medico e infermieristico, in plus orario, quindi fuori dell'orario di servizio preferibilmente nella fascia oraria pomeridiana. Non deve perciò essere commisto all'attività ordinaria o sovrapposto all'attività in intramoenia. Le liste di attesa per l'attività istituzionale e per il P.S. devono perciò essere mantenute separate. Il P.S. avviato nel 2011 è andato aumentando nei tempo triplicando il numero di prestazioni erogate da 10.000 circa a oltre 27000 ad oggi maggio 2013 e il trend è in aumento costante. Il SSN fatica a tenere il passo delle esigenze ella domanda di salute proprio laddove sono emersi sprechi e inefficienze. Prima ed oltre gli effetti della spending review e del conseguente contenimento delle risorse dedicate, il sistema di welfare non riesce a soddisfare appieno la domanda, ed il Privato Sociale surroga e completa quanto non può essere garantito a tutti, offrendo in assenza di valide o diverse alternative un modello di risposta basato sulla domanda Per concludere questo sistema consente di aumentare la capacità di offerta sanitaria a isorisorse, almeno 12 ore di attività sabato compreso, abbattere le liste di attesa offrendo all'utenza un approccio più flessibile e coerente con le sue concrete e reali esigenze.
Di Donato, M., Fabbiani, M., Moscato, U., Giannetti, G., Contegiacomo, P., IL PRIVATO SOCIALE: UN'OPPORTUNITÀ PER I PAZIENTI E PER LE STRUTTURE SANITARIE NELL'ATTUALE CONTESTO ECONOMICO, Abstract de <<46° Congresso Nazionale SItI>>, (Taormina, 17-20 October 2013 ), S.N., S.L. 2013: N/A-N/A [http://hdl.handle.net/10807/53017]
IL PRIVATO SOCIALE: UN'OPPORTUNITÀ PER I PAZIENTI E PER LE STRUTTURE SANITARIE NELL'ATTUALE CONTESTO ECONOMICO
Di Donato, Michele;Fabbiani, Massimiliano;Moscato, Umberto;Giannetti, Giovanna;Contegiacomo, Pietro
2013
Abstract
L'attuale scenario di crisi economica e soprattutto finanziaria ha avuto ed ha un notevole impatto sul Sistema Sanitario nazionale in concomitanza con il completamento del progressivo decentramento amministrativo dal Governo centrale alle Regioni. Per questo motivo, nell'attuale situazione, alcune regioni che avevano accumulato negli anni un notevole disavanzo, sono state costrette ad imporre ai cittadini un aumento della tassazione (IRAP) e la necessità di varare un piano di rientro con taglio di risorse e una riduzione dell'offerta di servizi sanitari sia sul territorio che ospedalieri (posti letto). Infine emerge con evidenza che l'aumento dei costi per l'erogazione delle prestazioni sanitarie non potrà prescindere da una revisione dell'attuale sistema di partecipazione dei cittadini alla spesa sanitaria (Ticket) probabilmente differenziando tale partecipazione per fasce di reddito. Sebbene il sistema sanitario abbia mantenuto un impianto pubblico e universalistico, a fronte di un costante aumento della domanda di prestazioni sostanziato da un aumento anche delle liste di attesa i servizi attualmente ancora esistenti non possono che agire nella direzione del rispetto dell'appropriatezza di richiesta e di erogazione e dell'ampliamento dell'offerta a costo zero. Il concetto di attività sanitaria erogata in privato sociale (P.S.) si colloca in questo solco. Trattasi infatti di prestazioni sanitarie ambulatoriali semplici e complesse erogate a tariffa pari a quella prevista dal tariffario regionale in una fascia oraria aggiuntiva a quella prevista per le prestazioni del SSN. Tale attività intercetta un'utenza non esente dal pagamento della quota di compartecipazione e che può, con una differenza tariffaria molto contenuta, ottenere l'erogazione delle prestazioni richieste generalmente in un tempo più breve. Il servizio così erogato deve essere espletato da tutto il personale, medico e infermieristico, in plus orario, quindi fuori dell'orario di servizio preferibilmente nella fascia oraria pomeridiana. Non deve perciò essere commisto all'attività ordinaria o sovrapposto all'attività in intramoenia. Le liste di attesa per l'attività istituzionale e per il P.S. devono perciò essere mantenute separate. Il P.S. avviato nel 2011 è andato aumentando nei tempo triplicando il numero di prestazioni erogate da 10.000 circa a oltre 27000 ad oggi maggio 2013 e il trend è in aumento costante. Il SSN fatica a tenere il passo delle esigenze ella domanda di salute proprio laddove sono emersi sprechi e inefficienze. Prima ed oltre gli effetti della spending review e del conseguente contenimento delle risorse dedicate, il sistema di welfare non riesce a soddisfare appieno la domanda, ed il Privato Sociale surroga e completa quanto non può essere garantito a tutti, offrendo in assenza di valide o diverse alternative un modello di risposta basato sulla domanda Per concludere questo sistema consente di aumentare la capacità di offerta sanitaria a isorisorse, almeno 12 ore di attività sabato compreso, abbattere le liste di attesa offrendo all'utenza un approccio più flessibile e coerente con le sue concrete e reali esigenze.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.