E' ormai acquisizione comune che la Legionellosi è contratta per inalazione di Legionelle da una sorgente ambientale contaminata. I sistemi idrici dei grandi edifici, come ad esempio gli ospedali, sono spesso contaminati dal germe, rappresentando un potenziale rischio di infezione. L'obiettivo di questo studio è stato quello di effettuare un confronto tra analisi di tipo descrittivo classico, inferenziale e geostatistico su dati provenienti da analisi microbiologiche condotte su campioni di acqua, per valutare se l'applicazione della geostatistica, per funzioni aleatorie di ordine K, sia uno stimatore più efficace della statistica descrittiva o inferenziale capace di spiegare i fenomeni di diffusione ambientale di Legionella ed individuare le possibili fonti di contaminazione e, di conseguenza, il rischio di esposizione sia per il personale sanitario che per i pazienti. Metodo: Lo studio epidemiologico descrittivo è di tipo cross sectional. Per l'indagine sono stati utilizzati i dati provenienti dalle analisi microbiologiche effettuate per la ricerca di L. pneumophila, nel corso dell'attività di monitoraggio tra il 2004 ed il 2011, su campioni di acqua prelevati in vari punti distribuiti su due piani contigui (piano terra e primo piano) di un padiglione dell'AOU 'G. Martino' di Messina. Le informazioni sono state raccolte, archiviate in un database e georeferenziate tramite l'utilizzo del Software FAIPACK, in cui ogni parametro è stato identificato con le coordinate delle condutture idriche coincidenti ai punti di prelievo. Risultati: Oltre il 50% dei campioni esaminati sono risultati positivi per Legionella pneumophila sgr 1 e 2-14. L. pneumophila 1 è stata isolata nel 69% dei campioni provenienti dal piano terra e nel 60% da quelli del primo piano; L. pneumophila 2-14 è stata riscontrata nel 36% dei prelievi provenienti dal piano terra e nel 24% da quelli del primo piano. Dall'applicazione del test di Shapiro-Wilk si è dedotto che le variabili seguivano una distribuzione non normale, per cui è stato utilizzato, per il confronto tra due gruppi indipendenti, il test non parametrico di Wilcoxon della somma dei ranghi ottenendo un valore p=0,005 per ogni sierogruppo/per piano. Analizzando le mappe di iso-stima create dal software FAIPACK, si delineano chiaramente quali siano le condutture più contaminate e la differenza nella diffusione dei diversi sierogruppi. Conclusione: L'indagine sperimentale ha sottolineato l'importanza dell'uso dell'analisi geostatistica, disciplina che studia il comportamento delle variabili, la loro correlazione e la loro struttura spaziale permettendo una stima affidabile di valori che non sono direttamente misurabili: le iso-mappe mostrano la distribuzione di Legionella pneumophila nel sistema idrico e permettono di stimare la concentrazione del germe nelle condutture di tutto il piano e non solo nei punti dove sono stati eseguiti i campionamenti. Lo studio ha anche dimostrato che il metodo geostatistico applicato ai dati microbiologici derivanti dall'analisi dell'acqua, integrato all'analisi statistica classica, consente una più approfondita interpretazione del fenomeno, fornisce uno strumento più potente per la gestione del rischio 'Legionella' offrendo la possibilità di fare scelte più oculate nella gestione degli atti di prevenzione da porre in atto.

Laganà, P., Moscato, U., Poscia, A., La Milia, D. I., Avventuroso, E., Delia, S., Legionella pneumophila in un sistema idrico ospedaliero: applicazione della geostatistica a funzioni aleatorie di ordine k (faik) quale stimatore della distribuzione, Abstract de <<46° Congresso Nazionale SItI>>, (Taormina, 17-20 October 2013 ), S.N., S.L. 2013: N/A-N/A [http://hdl.handle.net/10807/53007]

Legionella pneumophila in un sistema idrico ospedaliero: applicazione della geostatistica a funzioni aleatorie di ordine k (faik) quale stimatore della distribuzione

Moscato, Umberto;Poscia, Andrea;La Milia, Daniele Ignazio;
2013

Abstract

E' ormai acquisizione comune che la Legionellosi è contratta per inalazione di Legionelle da una sorgente ambientale contaminata. I sistemi idrici dei grandi edifici, come ad esempio gli ospedali, sono spesso contaminati dal germe, rappresentando un potenziale rischio di infezione. L'obiettivo di questo studio è stato quello di effettuare un confronto tra analisi di tipo descrittivo classico, inferenziale e geostatistico su dati provenienti da analisi microbiologiche condotte su campioni di acqua, per valutare se l'applicazione della geostatistica, per funzioni aleatorie di ordine K, sia uno stimatore più efficace della statistica descrittiva o inferenziale capace di spiegare i fenomeni di diffusione ambientale di Legionella ed individuare le possibili fonti di contaminazione e, di conseguenza, il rischio di esposizione sia per il personale sanitario che per i pazienti. Metodo: Lo studio epidemiologico descrittivo è di tipo cross sectional. Per l'indagine sono stati utilizzati i dati provenienti dalle analisi microbiologiche effettuate per la ricerca di L. pneumophila, nel corso dell'attività di monitoraggio tra il 2004 ed il 2011, su campioni di acqua prelevati in vari punti distribuiti su due piani contigui (piano terra e primo piano) di un padiglione dell'AOU 'G. Martino' di Messina. Le informazioni sono state raccolte, archiviate in un database e georeferenziate tramite l'utilizzo del Software FAIPACK, in cui ogni parametro è stato identificato con le coordinate delle condutture idriche coincidenti ai punti di prelievo. Risultati: Oltre il 50% dei campioni esaminati sono risultati positivi per Legionella pneumophila sgr 1 e 2-14. L. pneumophila 1 è stata isolata nel 69% dei campioni provenienti dal piano terra e nel 60% da quelli del primo piano; L. pneumophila 2-14 è stata riscontrata nel 36% dei prelievi provenienti dal piano terra e nel 24% da quelli del primo piano. Dall'applicazione del test di Shapiro-Wilk si è dedotto che le variabili seguivano una distribuzione non normale, per cui è stato utilizzato, per il confronto tra due gruppi indipendenti, il test non parametrico di Wilcoxon della somma dei ranghi ottenendo un valore p=0,005 per ogni sierogruppo/per piano. Analizzando le mappe di iso-stima create dal software FAIPACK, si delineano chiaramente quali siano le condutture più contaminate e la differenza nella diffusione dei diversi sierogruppi. Conclusione: L'indagine sperimentale ha sottolineato l'importanza dell'uso dell'analisi geostatistica, disciplina che studia il comportamento delle variabili, la loro correlazione e la loro struttura spaziale permettendo una stima affidabile di valori che non sono direttamente misurabili: le iso-mappe mostrano la distribuzione di Legionella pneumophila nel sistema idrico e permettono di stimare la concentrazione del germe nelle condutture di tutto il piano e non solo nei punti dove sono stati eseguiti i campionamenti. Lo studio ha anche dimostrato che il metodo geostatistico applicato ai dati microbiologici derivanti dall'analisi dell'acqua, integrato all'analisi statistica classica, consente una più approfondita interpretazione del fenomeno, fornisce uno strumento più potente per la gestione del rischio 'Legionella' offrendo la possibilità di fare scelte più oculate nella gestione degli atti di prevenzione da porre in atto.
2013
Italiano
Atti del 46° Congresso Nazionale SItI
46° Congresso Nazionale SItI
Taormina
17-ott-2013
20-ott-2013
N/A
Laganà, P., Moscato, U., Poscia, A., La Milia, D. I., Avventuroso, E., Delia, S., Legionella pneumophila in un sistema idrico ospedaliero: applicazione della geostatistica a funzioni aleatorie di ordine k (faik) quale stimatore della distribuzione, Abstract de <<46° Congresso Nazionale SItI>>, (Taormina, 17-20 October 2013 ), S.N., S.L. 2013: N/A-N/A [http://hdl.handle.net/10807/53007]
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