Alla luce del continuo aumento demografico del nostro pianeta, è necessario trovare delle soluzioni per adeguare la produzione di alimenti per l’uomo. Tuttavia ciò deve avvenire senza compromettere l’ecosistema e mantenendo o migliorando la fertilità dei suoli. L’obiettivo può essere raggiunto, come sostiene la FAO nel documento “Save and grow” (2011), se l’uso di nuove tecnologie mira ad accrescere la produttività, soprattutto laddove è bassa (paesi in via di sviluppo, PVS), e a ridurre l’impatto ambientale (minore energia e uso razionale delle risorse e dei mezzi tecnici) ove oggi è elevato (paesi sviluppati, PS). Il progetto “Produzione di cibo appropriato: sufficiente, sicuro, sostenibile”, di durata sessennale e finanziato dalla fondazione Romeo ed Enrica Invernizzi nell’ambito di Expo 2015, vuole rispondere a questi obiettivi e si realizza su 3 centri pilota che differiscono per grado di sviluppo: elevato (Piacenza, Italia), intermedio (Tikrikilla, India) e basso (Kabinda, Repubblica Democratica del Congo). In ognuno di essi si opera – con modalità diverse – per conseguire gli stessi scopi: rilevare la disponibilità quanti-qualitativa di alimenti destinati al consumo umano, proporre nuovi sistemi di produzione agro-zootecnica, sviluppare tecniche idonee per la trasformazione e la conservazione delle derrate, al fine di raggiungere l’autosufficienza alimentare e la sostenibilità ambientale ed economica.
Tabaglio, V., Bertoni, G., Barone, P., Ganimede, C., Grossi, P., Revisione dei Sistemi Colturali nei Paesi Sviluppati e in Quelli in Via di Sviluppo per l’Intensificazione Sostenibile e la Sicurezza Alimentare, Paper, in Atti del XLII Convegno della Società Italiana di Agronomia “Intensificazione sostenibile della produzione agricola e sicurezzaalimentare”, (Reggio di Calabria, 18-20 September 2013), Società Italiana di Agronomia, Reggio di Calabria 2013: 54-56 [http://hdl.handle.net/10807/52116]
Revisione dei Sistemi Colturali nei Paesi Sviluppati e in Quelli in Via di Sviluppo per l’Intensificazione Sostenibile e la Sicurezza Alimentare
Tabaglio, Vincenzo;Bertoni, Giuseppe;Barone, Paolo;Ganimede, Cristina;Grossi, Paolo
2013
Abstract
Alla luce del continuo aumento demografico del nostro pianeta, è necessario trovare delle soluzioni per adeguare la produzione di alimenti per l’uomo. Tuttavia ciò deve avvenire senza compromettere l’ecosistema e mantenendo o migliorando la fertilità dei suoli. L’obiettivo può essere raggiunto, come sostiene la FAO nel documento “Save and grow” (2011), se l’uso di nuove tecnologie mira ad accrescere la produttività, soprattutto laddove è bassa (paesi in via di sviluppo, PVS), e a ridurre l’impatto ambientale (minore energia e uso razionale delle risorse e dei mezzi tecnici) ove oggi è elevato (paesi sviluppati, PS). Il progetto “Produzione di cibo appropriato: sufficiente, sicuro, sostenibile”, di durata sessennale e finanziato dalla fondazione Romeo ed Enrica Invernizzi nell’ambito di Expo 2015, vuole rispondere a questi obiettivi e si realizza su 3 centri pilota che differiscono per grado di sviluppo: elevato (Piacenza, Italia), intermedio (Tikrikilla, India) e basso (Kabinda, Repubblica Democratica del Congo). In ognuno di essi si opera – con modalità diverse – per conseguire gli stessi scopi: rilevare la disponibilità quanti-qualitativa di alimenti destinati al consumo umano, proporre nuovi sistemi di produzione agro-zootecnica, sviluppare tecniche idonee per la trasformazione e la conservazione delle derrate, al fine di raggiungere l’autosufficienza alimentare e la sostenibilità ambientale ed economica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.