La presente ricerca si propone di indagare le variazioni autonomiche (mimica facciale) e comportamentali in risposta a situazioni empatiche. È stato ipotizzato che il processo di simulazione (o feedback facciale) possa esser relato alle risposte empatiche messe in atto dal soggetto ed inoltre che possa esser supportato dall’attivazione della corteccia prefrontale. Al fine di indagare l’effetto del contesto emotivo, al campione è stato chiesto di osservare ed empatizzare con stimoli emotivi (espressioni facciali) caratterizzati da diversa valenza emotiva (positiva vs negativa vs neutra). Durante il compito una stimolazione rTMS (stimolazione magnetica transcranica ripetuta) ad alta frequenza sull’area MPFC è stata applicata per indurre un incremento nella performance del soggetto. Infatti sia gli indici autonomici (EMG attività del muscolo zigomatico e del muscolo corrugatore) che le differenti risposte comportamentali (corretto riconoscimento, CRs; tempi di risposta, RTs) risultano essere modulate dall’attività dalla MPFC. Durante l’attivazione delle aree prefrontali (rispetto alla condizione sham) è stato osservato un miglioramento della performance. In particolare si è riscontrato da un lato con un incremento di CRs e una riduzione di RTs per il riconoscimento dei volti e dall’altro una maggiore risposta EMG specifica per le differenti emozioni. In particolare il muscolo zigomatico è risultato essere più responsivo in caso di emozioni positive (gioia) mentre l’attività del muscolo corrugatore per quelle negative (disgusto, rabbia e paura). Un effetto significativo è stato inoltre rilevato per i volti negativi e potenzialmente avversivi rispetto a quelli positivi e neutri. I risultati ottenuti suggeriscono la presenza di un meccanismo di “simulazione” che interviene nei contesti empatici che include sia l’EMG che le risposte comportamentali. Tale meccanismo sembra essere supportato e regolato dalla MPFC.
Canavesio, Y., Balconi, M., La stimolazione magnetica transcranica ripetuta incide sul feedback facciale e sulle risposte comportamentali, Relazione, in Atti del XIX Congresso Nazionale della Sezione di Psicologia Sperimentale AIP, (Roma, 16-18 September 2013), Associazione Italiana di Psicologia - Sezione di Psicologia Sperimentale, Roma 2013: 63-63 [http://hdl.handle.net/10807/51399]
La stimolazione magnetica transcranica ripetuta incide sul feedback facciale e sulle risposte comportamentali
Canavesio, Ylenia;Balconi, Michela
2013
Abstract
La presente ricerca si propone di indagare le variazioni autonomiche (mimica facciale) e comportamentali in risposta a situazioni empatiche. È stato ipotizzato che il processo di simulazione (o feedback facciale) possa esser relato alle risposte empatiche messe in atto dal soggetto ed inoltre che possa esser supportato dall’attivazione della corteccia prefrontale. Al fine di indagare l’effetto del contesto emotivo, al campione è stato chiesto di osservare ed empatizzare con stimoli emotivi (espressioni facciali) caratterizzati da diversa valenza emotiva (positiva vs negativa vs neutra). Durante il compito una stimolazione rTMS (stimolazione magnetica transcranica ripetuta) ad alta frequenza sull’area MPFC è stata applicata per indurre un incremento nella performance del soggetto. Infatti sia gli indici autonomici (EMG attività del muscolo zigomatico e del muscolo corrugatore) che le differenti risposte comportamentali (corretto riconoscimento, CRs; tempi di risposta, RTs) risultano essere modulate dall’attività dalla MPFC. Durante l’attivazione delle aree prefrontali (rispetto alla condizione sham) è stato osservato un miglioramento della performance. In particolare si è riscontrato da un lato con un incremento di CRs e una riduzione di RTs per il riconoscimento dei volti e dall’altro una maggiore risposta EMG specifica per le differenti emozioni. In particolare il muscolo zigomatico è risultato essere più responsivo in caso di emozioni positive (gioia) mentre l’attività del muscolo corrugatore per quelle negative (disgusto, rabbia e paura). Un effetto significativo è stato inoltre rilevato per i volti negativi e potenzialmente avversivi rispetto a quelli positivi e neutri. I risultati ottenuti suggeriscono la presenza di un meccanismo di “simulazione” che interviene nei contesti empatici che include sia l’EMG che le risposte comportamentali. Tale meccanismo sembra essere supportato e regolato dalla MPFC.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.