Quando comunicano con i cittadini, i politici si propongono di acquisire consenso, promuovere l’immagine di se stessi e del proprio gruppo, e differenziarsi da gruppi avversari e concorrenti. Nel perseguire questi obiettivi sono condizionati dal fatto che la comunicazione politica è prevalentemente mediatizzata e in quanto tale caratterizzata da una forte personalizzazione, drammatizzazione e semplificazione. Anche in questo modo si spiega l’ampio spazio che i politici dedicano sia ad attaccare l’immagine degli avversari sia a difendere la propria, con effetti persuasivi diversificati per differenti segmenti di popolazione. Molto spazio viene dedicato anche alla costruzione discorsiva delle categorie sociali: dalla contrapposizione dicotomica tra ingroup e outgroup, utilizzata dai politici per mobilitare i sostenitori della propria parte politica contro l’avversario, alla definizione strategica di gruppi di maggioranza, di minoranza oppure inclusivi, le cui caratteristiche vengono calibrate in funzione dei progetti politici del parlante.
Milesi, P., Catellani, P., Comunicazione politica, in Lotto, L., Rumiati, R. (ed.), Psicologia della comunicazione, Il Mulino, Bologna 2013: 185- 204 [http://hdl.handle.net/10807/50703]
Comunicazione politica
Milesi, Patrizia;Catellani, Patrizia
2013
Abstract
Quando comunicano con i cittadini, i politici si propongono di acquisire consenso, promuovere l’immagine di se stessi e del proprio gruppo, e differenziarsi da gruppi avversari e concorrenti. Nel perseguire questi obiettivi sono condizionati dal fatto che la comunicazione politica è prevalentemente mediatizzata e in quanto tale caratterizzata da una forte personalizzazione, drammatizzazione e semplificazione. Anche in questo modo si spiega l’ampio spazio che i politici dedicano sia ad attaccare l’immagine degli avversari sia a difendere la propria, con effetti persuasivi diversificati per differenti segmenti di popolazione. Molto spazio viene dedicato anche alla costruzione discorsiva delle categorie sociali: dalla contrapposizione dicotomica tra ingroup e outgroup, utilizzata dai politici per mobilitare i sostenitori della propria parte politica contro l’avversario, alla definizione strategica di gruppi di maggioranza, di minoranza oppure inclusivi, le cui caratteristiche vengono calibrate in funzione dei progetti politici del parlante.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.