L’apertura al ruolo della vittima, nell’ambito degli strumenti di giustizia riparativa, riflette un’evoluzione ormai in atto circa il modo in cui dovrebbe essere concepita la risposta al reato in sede di condanna: da corrispettivo che intende rappresentarne la gravità a progetto che si prefigge di intervenire sulle conseguenze concrete del reato, nonché sulla frattura nei rapporti interpersonali e sociali ad esso correlata. L’approccio riparativo assume, in questi termini, un ben preciso significato di prevenzione generale, del quale vengono illustrate le caratteristiche. Ne deriva, fra l’altro, che l’interesse per la dimensione riparativa si colloca su un piano totalmente diverso da quello di un’improponibile privatizzazione del sistema penale, che assegni alla vittima la signoria sulle conseguenze del reato. Date queste premesse, il contributo ricostruisce sinteticamente il sistema degli strumenti di risposta al reato che possono restituire centralità alla posizione della vittima: dalle sanzioni di natura prescrittiva, a specifici strumenti di definizione anticipata del processo, alla mediazione penale. Si evidenzia, inoltre, come l’orientamento in esame favorisca una maggiore attenzione ai profili della prevenzione primaria e al contrasto degli interessi materiali soggiacenti alla maggior parte dei reati.
Eusebi, L., La risposta al reato e il ruolo della vittima, <<DIRITTO PENALE E PROCESSO>>, 2013; XIX (5): 527-531 [http://hdl.handle.net/10807/49734]
La risposta al reato e il ruolo della vittima
Eusebi, Luciano
2013
Abstract
L’apertura al ruolo della vittima, nell’ambito degli strumenti di giustizia riparativa, riflette un’evoluzione ormai in atto circa il modo in cui dovrebbe essere concepita la risposta al reato in sede di condanna: da corrispettivo che intende rappresentarne la gravità a progetto che si prefigge di intervenire sulle conseguenze concrete del reato, nonché sulla frattura nei rapporti interpersonali e sociali ad esso correlata. L’approccio riparativo assume, in questi termini, un ben preciso significato di prevenzione generale, del quale vengono illustrate le caratteristiche. Ne deriva, fra l’altro, che l’interesse per la dimensione riparativa si colloca su un piano totalmente diverso da quello di un’improponibile privatizzazione del sistema penale, che assegni alla vittima la signoria sulle conseguenze del reato. Date queste premesse, il contributo ricostruisce sinteticamente il sistema degli strumenti di risposta al reato che possono restituire centralità alla posizione della vittima: dalle sanzioni di natura prescrittiva, a specifici strumenti di definizione anticipata del processo, alla mediazione penale. Si evidenzia, inoltre, come l’orientamento in esame favorisca una maggiore attenzione ai profili della prevenzione primaria e al contrasto degli interessi materiali soggiacenti alla maggior parte dei reati.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.