Lo studio evidenzia come in Italia la recezione del modello francese avvenne con mille esitazioni e molta gradualità all’interno di un quadro istituzionale assai confuso e contraddittorio legato alla progressiva rottura degli antichi assetti costituzionali. A livello dipartimentale, ad esempio, mentre esse erano state già soppresse in Francia fin dall’anno VIII, dal 1802 al 1805 vennero mantenute accanto ai prefetti le amministrazioni dipartimentali istituite dalla legge del I termidoro anno V (18 luglio 1797) con il tradizionale incarico del riparto degli oneri, della riscossione dei tributi e della gestione dei fondi dipartimentali: ma anche a Bergamo il nostro studio dimostra che tali amministrazioni si manifestarono ben presto corpi per loro natura contrari al governo e la tensione che ne derivò col prefetto venne meno solo quando nel 1805 esse furono soppresse ed i poteri ne furono completamente assunti dai prefetti stessi, istituiti fin dal 1802 quali «organi immediati del governo nel dipartimento». Lo studio permette inoltre di delineare anche un altro aspetto relativo agli assetti sociali del tempo, quello della formazione di un ceto impiegatizio che, insieme a prefetti, viceprefetti, delegati e consiglieri di prefettura e notabili locali, costituì il personale amministrativo delle prefetture ed acquisì una crescente coscienza di sé e della nuova dignità della funzione pubblica.

Pederzani, I., L'organizzazione amministrativa del dipartimento del Serio e la prefettura di Bergamo, in Bollettino informazione Arge Alp, n. 8, Atti del Convegno su “Centralismo e autonomie nell’arco alpino durante il periodo napoleonico” (Feldkirch, 26-17 marzo 1981), (Feldkirch,, 26-27 March 1981), Land Voralberg, Bregenz 1983: 167-197 [http://hdl.handle.net/10807/49666]

L'organizzazione amministrativa del dipartimento del Serio e la prefettura di Bergamo

Pederzani, Ivana
1983

Abstract

Lo studio evidenzia come in Italia la recezione del modello francese avvenne con mille esitazioni e molta gradualità all’interno di un quadro istituzionale assai confuso e contraddittorio legato alla progressiva rottura degli antichi assetti costituzionali. A livello dipartimentale, ad esempio, mentre esse erano state già soppresse in Francia fin dall’anno VIII, dal 1802 al 1805 vennero mantenute accanto ai prefetti le amministrazioni dipartimentali istituite dalla legge del I termidoro anno V (18 luglio 1797) con il tradizionale incarico del riparto degli oneri, della riscossione dei tributi e della gestione dei fondi dipartimentali: ma anche a Bergamo il nostro studio dimostra che tali amministrazioni si manifestarono ben presto corpi per loro natura contrari al governo e la tensione che ne derivò col prefetto venne meno solo quando nel 1805 esse furono soppresse ed i poteri ne furono completamente assunti dai prefetti stessi, istituiti fin dal 1802 quali «organi immediati del governo nel dipartimento». Lo studio permette inoltre di delineare anche un altro aspetto relativo agli assetti sociali del tempo, quello della formazione di un ceto impiegatizio che, insieme a prefetti, viceprefetti, delegati e consiglieri di prefettura e notabili locali, costituì il personale amministrativo delle prefetture ed acquisì una crescente coscienza di sé e della nuova dignità della funzione pubblica.
1983
Italiano
Bollettino informazione Arge Alp, n. 8, Atti del Convegno su “Centralismo e autonomie nell’arco alpino durante il periodo napoleonico” (Feldkirch, 26-17 marzo 1981)
Centralismo e autonomie nell’arco alpino durante il periodo napoleonico
Feldkirch,
26-mar-1981
27-mar-1981
na
Pederzani, I., L'organizzazione amministrativa del dipartimento del Serio e la prefettura di Bergamo, in Bollettino informazione Arge Alp, n. 8, Atti del Convegno su “Centralismo e autonomie nell’arco alpino durante il periodo napoleonico” (Feldkirch, 26-17 marzo 1981), (Feldkirch,, 26-27 March 1981), Land Voralberg, Bregenz 1983: 167-197 [http://hdl.handle.net/10807/49666]
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