La famiglia romena con figli minori in Italia: caratteristiche, problematiche e risorse

The Romanian immigration to Italy shows many peculiarities that lead to distinguish it among other migrant flows: in Italy Romanian citizens represent the first national group in number and as a group has the highest rates of settlement and integration. Furthermore they are close to Italy both for geographic and linguistic reasons and since 2006 they profit of the status of “members” within the Eu. All these factors can explain why they frequently adopt such a mobility and residential strategy, called “migratory pendulum” and “transnational mothering and fathering”. The parent’s expectations towards the children’s achievement are very high, in both case, children have been moved with parents or joint with parents after their migration, and this influences any decision to stay or return to Romania, that adult make often without the children’s agreement. It’s hard for researchers to gather first-hand data on Romanian people emigrated to Italy, rather reluctant to express their distresses and worried not to put under focus their own migratory and family project. An empirical study carried out in 2011-12 with the support of Eu program Fundamental Rights and Citizenship explored for the first time the problems of the Romanian family with children living in Italy and this article shows the main findings focusing on: life conditions and poverty risk for Romanian citizens; inter-generational relations and minor’s distress; helping network and integration problems. In conclusion some recommendations for the social support to the well being of Romanian families are provided.

L’immigrazione romena in Italia presenta caratteristiche peculiari che la distinguono dagli altri flussi migratori: i romeni sono il primo gruppo nazionale tra i migranti in Italia e registrano i più alti tassi di stabilizzazione e integrazione; la vicinanza linguistica e geografica tra i due paesi, oltre che lo status di cittadini comunitari dal 2006, spiegano il ricorso frequente a strategie di mobilità e di insediamento alternate: “pendolarismo migratorio” e “genitorialità a distanza”. Le aspettative dei genitori verso il successo dei figli, sia migranti coi genitori, sia ricongiunti in seguito, sono molto elevate e incidono su decisioni di rientro, o di prolungamento, non sempre adottate insieme ai congiunti o con il loro consenso. Per i ricercatori sociali è piuttosto difficile ascoltare da fonti dirette la “voce” di queste persone migranti, inclini a non riconoscere disagi e difficoltà, pur di non mettere in forse i progetti migratori della famiglia. Una ricerca empirica finanziata dal Programma Ue Fundamental Rights and Citizenship nel 2011-12 ha esplorato per la prima volta le problematiche della famiglia romena con figli emigrati in Italia, con metodi quantitativi e qualitativi, e l’articolo riassume le principali risultanze in merito a: condizioni di vita e rischio povertà; relazioni intergenerazionali e disagi dei minori; reti di supporto e problematiche di integrazione. In conclusione alcune indicazioni per l’intervento a sostegno del benessere del nucleo famigliare.