1. L'obbligo di risarcimento per violazione del diritto dell'UE e la sua possibile rilevanza in materia di aiuti di Stato. — 2. Ipotesi di responsabilità civile del beneficiario: alcune opportune precisazioni. — 3. L'oggetto dell'azione di risarcimento contro lo Stato e il suo possibile “cumulo” con l'effetto diretto dell'art. 108.3 TFUE. — 4. Autonomia procedurale e condizioni sostanziali comuni della tutela risarcitoria. — 5. La condizione del conferimento di diritti ai singoli: alcune perplessità in riferimento all'art. 108.3 TFUE. — 6. La natura sufficientemente caratterizzata della violazione e le eccezioni prospettabili in materia di aiuti. — 7. La valutazione del nesso di causalità; la rilevanza della struttura del mercato e di decisioni della Commissione (negative o positive). — 8. Varie ipotesi di danni risarcibili e di contraddittorio in materia di prova; un'osservazione sulla cooperazione della Commissione con i giudici nazionali. — 9. I danni per la mancata o tardiva esecuzione di una decisione di recupero (e l'ipotesi dell'ingiunzione provvisoria di recupero). — 10. La (problematica) azione contro lo Stato da parte del beneficiario tenuto alla restituzione dell’aiuto illegale. — 11. Azioni risarcitorie da parte di soggetti che non operano nel settore di erogazione dell’aiuto illegale.
Bestagno, F., L'azione risarcitoria come strumento di private enforcement della disciplina di diritto dell'UE sugli aiuti di Stato, <<DIRITTO DEL COMMERCIO INTERNAZIONALE>>, 2013; 27.3 (Luglio): 623-649 [http://hdl.handle.net/10807/49132]
L'azione risarcitoria come strumento di private enforcement della disciplina di diritto dell'UE sugli aiuti di Stato
Bestagno, Francesco
2013
Abstract
1. L'obbligo di risarcimento per violazione del diritto dell'UE e la sua possibile rilevanza in materia di aiuti di Stato. — 2. Ipotesi di responsabilità civile del beneficiario: alcune opportune precisazioni. — 3. L'oggetto dell'azione di risarcimento contro lo Stato e il suo possibile “cumulo” con l'effetto diretto dell'art. 108.3 TFUE. — 4. Autonomia procedurale e condizioni sostanziali comuni della tutela risarcitoria. — 5. La condizione del conferimento di diritti ai singoli: alcune perplessità in riferimento all'art. 108.3 TFUE. — 6. La natura sufficientemente caratterizzata della violazione e le eccezioni prospettabili in materia di aiuti. — 7. La valutazione del nesso di causalità; la rilevanza della struttura del mercato e di decisioni della Commissione (negative o positive). — 8. Varie ipotesi di danni risarcibili e di contraddittorio in materia di prova; un'osservazione sulla cooperazione della Commissione con i giudici nazionali. — 9. I danni per la mancata o tardiva esecuzione di una decisione di recupero (e l'ipotesi dell'ingiunzione provvisoria di recupero). — 10. La (problematica) azione contro lo Stato da parte del beneficiario tenuto alla restituzione dell’aiuto illegale. — 11. Azioni risarcitorie da parte di soggetti che non operano nel settore di erogazione dell’aiuto illegale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.