La pratica regolare di esercizio fisico non presenta solo dei benefici ma anche dei rischi. A ognuno è data la libertà d’iniziare a frequentare un centro fitness, di recarsi in un centro sportivo a praticare uno sport o più semplicemente di andare a correre o a pedalare all’aperto. Iniziare a muoversi comporta molteplici risposte da parte dell’organismo: fisiologiche, biochimiche, psicologiche. Reazioni che possono definirsi acute che si verificano durante il movimento e quelle che, nel tempo, portano a degli adattamenti per l’organismo. Premessa l’idoneità a svolgere un regolare esercizio fisico, vedi un certificato medico che attesti la sana e robusta costituzione (opportuna sarebbe una visita più approfondita, svolta da un medico con competenza in materia di esercizio fisico, n.d.r.) avere una programmazione che nasce da una valutazione oggettiva definisce il percorso ideale e più sicuro per soddisfare le motivazioni e raggiungere gli obiettivi. I test di valutazione, da quelli psicologici a quelli biomeccanici-metabolici, sono fondamentali per una programmazione motoria che soddisfi i desideri reali di chi inizia a fare ginnastica rispettando la salute e sfruttando le reali potenzialità dell’organismo. Andando oltre all’aspetto normativo che definisce chi è l’esperto di esercizio fisico quando non si tratta di competere in qualche disciplina sportiva o di fare riabilitazione, l’aspetto fondamentale è la competenza di chi s’incarica di programmare le famigerate tre-cinque sedute di esercizio fisico alla settimana, da svolgersi per un tempo minimo definito, a una specifica intensità.

Cereda, F., Dalla valutazione alla programmazione dell'esercizio fisico, <<FITNESS & SPORT>>, 2013; Anno 21 - n. 4/2013 (4/2013): 48-50 [http://hdl.handle.net/10807/46891]

Dalla valutazione alla programmazione dell'esercizio fisico

Cereda, Ferdinando
2013

Abstract

La pratica regolare di esercizio fisico non presenta solo dei benefici ma anche dei rischi. A ognuno è data la libertà d’iniziare a frequentare un centro fitness, di recarsi in un centro sportivo a praticare uno sport o più semplicemente di andare a correre o a pedalare all’aperto. Iniziare a muoversi comporta molteplici risposte da parte dell’organismo: fisiologiche, biochimiche, psicologiche. Reazioni che possono definirsi acute che si verificano durante il movimento e quelle che, nel tempo, portano a degli adattamenti per l’organismo. Premessa l’idoneità a svolgere un regolare esercizio fisico, vedi un certificato medico che attesti la sana e robusta costituzione (opportuna sarebbe una visita più approfondita, svolta da un medico con competenza in materia di esercizio fisico, n.d.r.) avere una programmazione che nasce da una valutazione oggettiva definisce il percorso ideale e più sicuro per soddisfare le motivazioni e raggiungere gli obiettivi. I test di valutazione, da quelli psicologici a quelli biomeccanici-metabolici, sono fondamentali per una programmazione motoria che soddisfi i desideri reali di chi inizia a fare ginnastica rispettando la salute e sfruttando le reali potenzialità dell’organismo. Andando oltre all’aspetto normativo che definisce chi è l’esperto di esercizio fisico quando non si tratta di competere in qualche disciplina sportiva o di fare riabilitazione, l’aspetto fondamentale è la competenza di chi s’incarica di programmare le famigerate tre-cinque sedute di esercizio fisico alla settimana, da svolgersi per un tempo minimo definito, a una specifica intensità.
2013
Italiano
Cereda, F., Dalla valutazione alla programmazione dell'esercizio fisico, <<FITNESS & SPORT>>, 2013; Anno 21 - n. 4/2013 (4/2013): 48-50 [http://hdl.handle.net/10807/46891]
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