Il servizio di Pronto soccorso, cui i cittadini si rivolgono per necessità di salute considerate urgenti, viene spesso impropriamente definito come la porta girevole dell’ospedale per la risoluzione di qualsiasi problema di carattere sanitario o sociale. Il correlato tema di fondo, fortemente attuale in questa fase di riorganizzazione delle reti assistenziali e di riequilibrio ospedale-territorio, è quello dell’appropriatezza dell’utilizzo del Pronto soccorso e, in particolare, le modalità con cui si possono intercettare i cosiddetti accessi impropri, o meglio accessi non urgenti, che sono spesso alla base della “congestione” delle strutture ospedaliere di prima accoglienza. L’immediata conseguenza è quella di sottoporre questi luoghi di cura ad una pressione elevatissima che va a discapito della necessità di concentrare le risorse per il trattamento dei pazienti gravi e dei casi clinicamente urgenti. L’uso improprio del Pronto soccorso è un fenomeno ben presente sia a livello nazionale sia internazionale e studiato da un punto di vista scientifico. All’analisi dei problemi del Pronto soccorso, poiché analoga a quella di molti altri Paesi, è dedicata un’ampia letteratura, da cui si desumono i punti di criticità e le possibili soluzioni, e si evidenzia anche la rilevanza, sotto il profilo degli esiti, di una prolungata permanenza nel Pronto soccorso.

Bellentani, M. D., Catania, S., Bugliari Armenio, L., Damiani, G., Presentazione della ricerca, <<MONITOR>>, 2013; (32 (Suppl. 11)): 34-38 [http://hdl.handle.net/10807/46575]

Presentazione della ricerca

Bellentani, Maria Donata;Damiani, Gianfranco
2013

Abstract

Il servizio di Pronto soccorso, cui i cittadini si rivolgono per necessità di salute considerate urgenti, viene spesso impropriamente definito come la porta girevole dell’ospedale per la risoluzione di qualsiasi problema di carattere sanitario o sociale. Il correlato tema di fondo, fortemente attuale in questa fase di riorganizzazione delle reti assistenziali e di riequilibrio ospedale-territorio, è quello dell’appropriatezza dell’utilizzo del Pronto soccorso e, in particolare, le modalità con cui si possono intercettare i cosiddetti accessi impropri, o meglio accessi non urgenti, che sono spesso alla base della “congestione” delle strutture ospedaliere di prima accoglienza. L’immediata conseguenza è quella di sottoporre questi luoghi di cura ad una pressione elevatissima che va a discapito della necessità di concentrare le risorse per il trattamento dei pazienti gravi e dei casi clinicamente urgenti. L’uso improprio del Pronto soccorso è un fenomeno ben presente sia a livello nazionale sia internazionale e studiato da un punto di vista scientifico. All’analisi dei problemi del Pronto soccorso, poiché analoga a quella di molti altri Paesi, è dedicata un’ampia letteratura, da cui si desumono i punti di criticità e le possibili soluzioni, e si evidenzia anche la rilevanza, sotto il profilo degli esiti, di una prolungata permanenza nel Pronto soccorso.
2013
Italiano
Bellentani, M. D., Catania, S., Bugliari Armenio, L., Damiani, G., Presentazione della ricerca, <<MONITOR>>, 2013; (32 (Suppl. 11)): 34-38 [http://hdl.handle.net/10807/46575]
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