Scopo del lavoro è esaminare uno dei più discussi meccanismi di snodo presenti nel sistema delle fonti italiano: il criterio della cedevolezza normativa. In relazione a quest’ultimo, il contributo prende le mosse dalle origini del regionalismo italiano, per poi risalire alle più recenti pronunce giurisprudenziali che, a quanto pare, lo hanno dichiarato incostituzionale. Nella seconda parte della trattazione, invece, si tenta di spiegare le ragioni per cui oggi la suddetta clausola potrebbe ben confluire nell’art. 120, co. 2, Cost., probabilmente una delle più lacunose norme introdotte dalla l. cost. n. 3/2001. In particolare, ci si interroga sulla possibilità di adottare poteri sostitutivi anche in via legislativa, facendo dell'art. 120 Cost. la norma di chiusura dell’ordinamento.
Candido, A., Norme cedevoli e poteri sostitutivi legislativi nel nuovo assetto costituzionale, <<QUADERNI REGIONALI>>, 2008; 27 (3): 1055-1078 [http://hdl.handle.net/10807/46357]
Norme cedevoli e poteri sostitutivi legislativi nel nuovo assetto costituzionale
Candido, Alessandro
2008
Abstract
Scopo del lavoro è esaminare uno dei più discussi meccanismi di snodo presenti nel sistema delle fonti italiano: il criterio della cedevolezza normativa. In relazione a quest’ultimo, il contributo prende le mosse dalle origini del regionalismo italiano, per poi risalire alle più recenti pronunce giurisprudenziali che, a quanto pare, lo hanno dichiarato incostituzionale. Nella seconda parte della trattazione, invece, si tenta di spiegare le ragioni per cui oggi la suddetta clausola potrebbe ben confluire nell’art. 120, co. 2, Cost., probabilmente una delle più lacunose norme introdotte dalla l. cost. n. 3/2001. In particolare, ci si interroga sulla possibilità di adottare poteri sostitutivi anche in via legislativa, facendo dell'art. 120 Cost. la norma di chiusura dell’ordinamento.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.