Rispetto agli altri paesi europei inclusi nella ricerca EU Kids Online, l’Italia possiede alcune specificità culturali e di contesto che la rendono particolarmente interessante dal punto di vista sia dell’uso domestico di internet, sia della mediazione genitoriale. Pur restando largamente un paese “a basso rischio” e, per certi versi, “a basso uso”, la forte privatizzazione dell’accesso a internet fra i ragazzi genera contesti d’uso rischiosi. Permangono però delle differenze sul piano dell’alfabetizzazione digitale, con l’Italia che si assesta al penultimo posto, dopo la Turchia, per numero medio di competenze digitali possedute dal campione. Se, quindi, l’incorporazione di internet nella vita quotidiana dei ragazzi continua a crescere, mentre parallelamente si abbassa l’età del primo utilizzo, i ragazzi italiani sembrano meno attrezzati all’uso consapevole della rete di quanto non lo siano i coetanei europei. Altro tratto distintivo dell’Italia nel contesto europeo, fortemente connesso all’individualizzazione delle pratiche d’uso di internet nel contesto domestico, è la discrepanza fra le esperienze raccontate dai ragazzi e le percezioni dei genitori delle attività online dei figli. A partire da queste considerazioni, il contributo analizza le strategie con cui i genitori cercano di regolare l'uso di internet da parte dei loro figli.

Mascheroni, G., La sfida di internet al ruolo genitoriale. I dati EU Kids Online, <<STUDI INTERDISCIPLINARI SULLA FAMIGLIA>>, 2013; 26 (26): 55-68 [http://hdl.handle.net/10807/45550]

La sfida di internet al ruolo genitoriale. I dati EU Kids Online

Mascheroni, Giovanna
2013

Abstract

Rispetto agli altri paesi europei inclusi nella ricerca EU Kids Online, l’Italia possiede alcune specificità culturali e di contesto che la rendono particolarmente interessante dal punto di vista sia dell’uso domestico di internet, sia della mediazione genitoriale. Pur restando largamente un paese “a basso rischio” e, per certi versi, “a basso uso”, la forte privatizzazione dell’accesso a internet fra i ragazzi genera contesti d’uso rischiosi. Permangono però delle differenze sul piano dell’alfabetizzazione digitale, con l’Italia che si assesta al penultimo posto, dopo la Turchia, per numero medio di competenze digitali possedute dal campione. Se, quindi, l’incorporazione di internet nella vita quotidiana dei ragazzi continua a crescere, mentre parallelamente si abbassa l’età del primo utilizzo, i ragazzi italiani sembrano meno attrezzati all’uso consapevole della rete di quanto non lo siano i coetanei europei. Altro tratto distintivo dell’Italia nel contesto europeo, fortemente connesso all’individualizzazione delle pratiche d’uso di internet nel contesto domestico, è la discrepanza fra le esperienze raccontate dai ragazzi e le percezioni dei genitori delle attività online dei figli. A partire da queste considerazioni, il contributo analizza le strategie con cui i genitori cercano di regolare l'uso di internet da parte dei loro figli.
2013
Italiano
Mascheroni, G., La sfida di internet al ruolo genitoriale. I dati EU Kids Online, <<STUDI INTERDISCIPLINARI SULLA FAMIGLIA>>, 2013; 26 (26): 55-68 [http://hdl.handle.net/10807/45550]
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