Parlare di conciliazione famiglia-lavoro, non è certamente semplice: solo a livello concettuale possiamo infatti riscontrare una differente interpretazione dello stesso nei diversi contesti sociali e geografici, interpretazione influenzata dai differenti sistemi di welfare e dall’idea di famiglia ad essi sottesa. Obiettivo del presente contributo è quindi quello di riflettere sul significato culturale, valoriale ed etico della conciliazione mediante un’analisi del contesto socio-politico europeo e, nello specifico, delle misure e politiche conciliative attuate dai paesi membri. Tale scelta è dettata innanzitutto dalla consapevolezza della peculiarità dell’attuale frangente storico: l’ingresso di nuovi paesi nell’Unione Europea ha determinato - e continua a portare - significativi cambiamenti nei preesistenti equilibri; l’EU, inoltre, secondo quanto riportato dall’European Foundation for the Improvement of Living and Working Conditions , si trova attualmente di fronte ad un enorme dilemma in termini di social policy: essa necessita, da un lato, di incrementare i tassi occupazionali per garantire sia la crescita economica sia la sostenibilità dei sistemi di welfare, dall’altro di promuovere l’inclusione sociale in un contesto caratterizzato da un’elevata complessificazione soprattutto in ottica intergenerazionale (drastica diminuzione dei tassi di natalità, scarso ricambio generazionale, invecchiamento progressivo della popolazione, con il conseguente problema dei soggetti coinvolti nella cura e accudimento degli anziani).
Mazzucchelli, S., Conciliare famiglia e lavoro: uno sguardo alle politiche Europee, <<quaderno, imprese e responsabilità sociale>>, 2010; 2010 (2): 13-24 [http://hdl.handle.net/10807/4462]
Conciliare famiglia e lavoro: uno sguardo alle politiche Europee
Mazzucchelli, Sara
2010
Abstract
Parlare di conciliazione famiglia-lavoro, non è certamente semplice: solo a livello concettuale possiamo infatti riscontrare una differente interpretazione dello stesso nei diversi contesti sociali e geografici, interpretazione influenzata dai differenti sistemi di welfare e dall’idea di famiglia ad essi sottesa. Obiettivo del presente contributo è quindi quello di riflettere sul significato culturale, valoriale ed etico della conciliazione mediante un’analisi del contesto socio-politico europeo e, nello specifico, delle misure e politiche conciliative attuate dai paesi membri. Tale scelta è dettata innanzitutto dalla consapevolezza della peculiarità dell’attuale frangente storico: l’ingresso di nuovi paesi nell’Unione Europea ha determinato - e continua a portare - significativi cambiamenti nei preesistenti equilibri; l’EU, inoltre, secondo quanto riportato dall’European Foundation for the Improvement of Living and Working Conditions , si trova attualmente di fronte ad un enorme dilemma in termini di social policy: essa necessita, da un lato, di incrementare i tassi occupazionali per garantire sia la crescita economica sia la sostenibilità dei sistemi di welfare, dall’altro di promuovere l’inclusione sociale in un contesto caratterizzato da un’elevata complessificazione soprattutto in ottica intergenerazionale (drastica diminuzione dei tassi di natalità, scarso ricambio generazionale, invecchiamento progressivo della popolazione, con il conseguente problema dei soggetti coinvolti nella cura e accudimento degli anziani).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.