L'articolo raccoglie le indicazioni relative alla presenza degli Olivetani nella città di Novara, ivi trasferiti dal monastero piemontese di Breme. Essi presero posto nei locali della Canonica Lateranense di Santa Maria delle Grazie, soppressa dal re di Sardegna nello stesso 1782 per finanziare una galera dell'Ordine Mauriziano utile per combattere i Saraceni nel Mediterraneo. La comunità olivetana fu guidata prima dall'abate Alberico Archinto e poi dall'abate Bernardo Malaspina che, ridotto allo stato laicale dai napoleonici, rimase noto in Piemonte con il nome di battesimo di Fabrizio.
Andenna, G., Gli Olivetani a Novara al termine dell'"antico regime" (1782-1805), <<BENEDICTINA>>, 2013; 60 (1): 247-252 [http://hdl.handle.net/10807/44428]
Gli Olivetani a Novara al termine dell'"antico regime" (1782-1805)
Andenna, Giancarlo
2013
Abstract
L'articolo raccoglie le indicazioni relative alla presenza degli Olivetani nella città di Novara, ivi trasferiti dal monastero piemontese di Breme. Essi presero posto nei locali della Canonica Lateranense di Santa Maria delle Grazie, soppressa dal re di Sardegna nello stesso 1782 per finanziare una galera dell'Ordine Mauriziano utile per combattere i Saraceni nel Mediterraneo. La comunità olivetana fu guidata prima dall'abate Alberico Archinto e poi dall'abate Bernardo Malaspina che, ridotto allo stato laicale dai napoleonici, rimase noto in Piemonte con il nome di battesimo di Fabrizio.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.